Lucia Petraroli (ph Social)

Il Pallone Gonfiato ha avuto il piacere di intervistare Lucia Petraroli, volto noto di Toscana TV, facendo il punto sulla serie A e sulla Viola.

Lucia, il Milan è in testa alla classifica dopo le prime giornate: una casualità o ha il potenziale per restare in alto?

Come abbiamo potuto vedere nella gara contro la Fiorentina, il Milan non è Ibra dipendente. Il lavoro di Pioli, dalla scorsa stagione ad oggi, è stato importante. Cambiare con Rangnick sarebbe stato uno sbaglio. Pioli è riuscito a lavorare sulla testa e sulla mentalità̀ dei giocatori, oltre che sul gioco: oggi in squadra è presente più di un leader, non solo Zlatan, che resta la chiave di svolta di questo Milan. La rosa più giovane del campionato che non perde dall'8 marzo scorso potrà ambire alle prime posizioni, ha il potenziale necessario.

Come giudichi fin qui la stagione di Juventus e Inter?

A corrente alternata per entrambe. Pirlo ha raccolto un compito non da poco, se si considera che è la sua prima esperienza in serie A, con la big più importante. Viene protetto dalla società ma dovrà plasmare in fretta la sua squadra per mentalità e gioco se vuole evitare partite come quella con il Benevento, dove la mancanza di Ronaldo si è fatta sentire. L’Inter ha un allenatore e giocatori da Champions ma qualcosa all'interno del gruppo non va: troppo alti e bassi sul campo, con un gioco che ancora non ha una sua identità. Speriamo la vittoria col Sassuolo sia lo spartiacque della stagione.

In questo inizio di campionato, c'è una squadra che ti ha impressionato particolarmente? E una che ti ha deluso?

La Roma di Fonseca mi sta impressionando. Nessuno credeva in lui, c'era molto scetticismo. Con il giusto lavoro e con la fiducia incassata dalla nuova proprietà, l'allenatore portoghese sta facendo suo il gruppo e, nonostante l'inciampo col Napoli, credo i giallorossi potranno dire la loro in questo campionato. Mi ha un po’ deluso l'Atalanta: pensavo che in questo momento del campionato potesse essere più in alto in classifica, ma credo si stia focalizzando molto sulla Champions League. Ha una rosa che per lunghezza non riesce a gestire tutte le sue competizioni. Tra infortuni e assenze per Covid forse bisognerà pensare ad alcuni innesti con il mercato di gennaio.

Parlando di Fiorentina, 8 punti in 8 partite: bottino magro o classifica giusta rispetto alla forza della squadra?

Bottino magro. L'inizio di campionato favorevole sulla carta non è stato sfruttato purtroppo e ne è conseguito il cambio di panchina da Iachini a Prandelli, che in sole 3 gare non è riuscito a fare miracoli. La Fiorentina ha un problema in attacco, per cui si pensa ad un innesto a gennaio, ma anche in difesa, un punto di forza dello scorso anno. La zona retrocessione è distante solo 3 punti, urge un cambio netto di marcia.

A proposito del cambio di allenatore, qual è la tua opinione sul cambio di panchina tra Iachini e Prandelli

Se si voleva dare una scossa alla squadra, i giocatori non l’hanno ancora raccolta. Non si può pretendere che Prandelli in poche giornate faccia miracoli. Il compito dell'allenatore non sarà facile: lui stesso se n’è accorto confermando che l'obiettivo di questa stagione sono i 40 punti. Per vedere il bel gioco ci sarà tempo.

Nella tua formazione ideale, qual è il giocatore che non potrebbe mai mancare?

Un giocatore alla Ribery. Nonostante oggi non sia al 100%, il palmares parla per lui. L'esperienza, il talento, lo spirito di gruppo, l'umiltà, tutti valori che in una squadra non dovrebbero mai mancare.

Un pronostico in chiusura: il tuo favorito per lo scudetto?

Oggi sarebbe facile dire il Milan, ma credo davvero che questa squadra sia una delle favorite. Sull'onda dell'entusiasmo, sfruttando la grinta e la consapevolezza nei propri mezzi che ha portato Ibrahimovich e il lavoro di Pioli, questo Milan può togliersi belle soddisfazioni.

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