Il tecnico dei giallorossi Josè Mourinho ha parlato in conferenza stampa alla vigilia d Roma-Cremonese. Ecco le sue parole: 

Ennesimo sold-out. Stanno tutti bene? 
"Incredibile. Per quello dicevo che per noi è una vittoria incredibile. La base di tutto è la passione dei tifosi, però noi sentiamo l'orgoglio di avere qualche responsabilità nello sviluppare questo entusiasta. Fa bene a noi, ma anche al calcio italiano. All'estero, la gente guarda le nostre partite dell'Olimpico. Carica noi, ma anche gli avversari. Per me la Cremonese non è una neo promossa: è organizzata, sa come giocare e far giocare l'avversario, hanno giocatore di qualità. I due davanti hanno un elevato potenziale. Facile scrivere o dire che sarà una partita da tre punti in tasca, io invece dico che sarà difficile. L'anno scorso abbiamo perso troppi punti in casa contro squadra con cui dovevi vincere. Nemaja sta molto bene, anche Wijnaldum bene. Da ora in poi avremo una partita ogni 3 giorni. Queste settimane complete per allenarsi sono finite, ma sono importanti per gente come Gini che è arrivato dopo. Nemanja è pronto. Zalewski è stato malato, ma ora sta bene. Anche El Shaarawy ha avuto un problemino, ma ora sta bene. Stiamo tutti bene, tranne Darboe. Vogliamo vincere". 

Belotti?
"Il cambio di Salerno non era una segnale per dire che non avevo un attaccante. Mi sembra una cosa normale non avere una panchina all'altezza dei titolare. Se mi chiedi di avere un altro attaccante, non ti rispondo perché Tiago lo sa. Aspetto per vedere se si può fare, altrimenti si va avanti. Su Belotti dico una cosa sola: se vuole davvero venire alla Roma, mi piace questo suo entusiasmo.

Sta lavorando molto con Pellegrini in mediana, è una soluzione per il futuro? 
"Lo scorso anno in un determinato momento ho detto che mi sarebbe piaciuto avere tre Lorenzo. L'ho detto in un momento in cui cresceva come giocatore e può ancora farlo. Quel giocatore con grande potenziale di 6-7 mesi fa, oggi è un grande giocatore. E' arrivato a una maturità calcistica importante e può giocare in tantissime posizioni, dove gioca Nicolò o Dybala. Ha grandissima qualità e maturità. Per noi vale tanto, ma non posso dire che giocherà sempre a centrocampo perché nei ruoli di Dybala e Zaniolo abbiamo loro ed El Shaarawy. Lorenzo giocherà ovunque e lui si sente a suo agio in ogni zona di campo".

E' più difficile vincere un trofeo dopo 14 anni o riconfermarsi?
"Non lo so. La competizione che abbiamo vinto noi è una competizione europea e non è molto diversa da quella che giocheremo quest'anno. Nel girone ci saranno squadre più equilibrate, poi alla fase a eliminazione diretta troveremo anche delle super potenze economiche come Arsenal o United. SE abbiamo avuto la capacità e la forza mentale di vincere la Conference, dobbiamo mettere tutto anche in Europa League. In Italia è complicato vincere e oggi abbiamo più potenziale dello scorso anno, ma il problema è che anche le altre sono migliorato. Per il bene del calcio italiano tutte sono migliorate. E per noi che vogliamo arrivare quarti non è una buona notizia".

Che importanza ha per lei Cristante? 
"Cristante è importante come giocatore, come persona, come stabilità che ti dà in campo e fuori. Molto importante per me. Si può avere stabilità senza Cristante o Matic, ma dipende dalla crescita della squadra. Pellegrini 2 o 3 anni fa non poteva darti stabilità, ora sì. Anche Gini. Vedo una Roma che può giocare con Wijnaldum e Pellegrini in coppia. Sarò un discorso di organizzazione ed equilibrio di squadra. Vedo una squadra matura che dà stabilità"

Quanto è importante che Zaniolo sia rimasto?
"Zaniolo sta bene, fisicamente sembra molto più agile e fresco. Per un giocatore come lui non è facile resistere 90 minuti con quell'intensità. Il primo merito è suo, solo dopo arriviamo noi nel senso di allenarlo bene. Se rimane qua? La domanda è per lui o per il direttore. Se mi chiedete se mi piacerebbe che restasse allora dico sì. Oggi è un giocatore molto più importante per noi".

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