Il tecnico dell Juventus al termine dalla partita con L'Udinese, alla 250° vittoria in bianconero raggiungendo così il Trap, commenta così la vittoria dei suoi ragazzi in una partita giocata finalmente senza il fiato della giustizia sportiva sul collo:

Per noi è molto importante, è stata alla fine una liberazione dopo tutti i mesi che abbiamo passato l'anno scorso. Siamo contenti di essere ripartiti bene di aver fatto una bella partita è normale che siamo avanti e che da qui in avanti c'è solo da migliorare. Cerchiamo di sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori che abbiamo a disposizione. L'età della squadra si è abbassata e quindi bisogna correre e sfruttare queste caratteristiche. Il primo tempo è stato un buon primo tempo ma è il secondo tempo su cui dobbiamo ragionare e riflettere. Dovevamo fare meglio le due fasi, la fase di possesso e non possosso. Per questo dobbiamo lavorare, rimanere sereni con i piedi piantati per terra. Partire bene in trasferta è stata una bella cosa però bisogna andare molto piano.  

Sul futuro prossimo continua: 

Non so quanto ci vorrà per capire fin dove potrà arrivare questa Juve ma noi dobbiamo continuare a lavorare perchè abbiamo fatto un buon primo tempo ma il secondo tempo è stato meno bello anzi brutto e su questo dobbiamo lavorare altrimenti non cersciamo. Se ci accontentiamo dopo 45 ' di quello che abbiamo fatto non va bene. Faceva caldo i ragazzi hanno fatto quello che dovevano fare ma bisogna andare a lavorare sulle cose da migliorare. Le cose che vengono fatte per bene nessuno ce le toglie ma non bisogna bearsi di quello che abbiamo fatto bene ma di solito al termine delle patite guardiamo le cose cha abbiamo sbagliato. 

Sul record personale di 250 vittorie in bianconero che solo Trapattoni aveva raggiunto così si racconta: 

Non lo sapevo me lo dite voi adesso … ma è sicuramente motivo di orgoglio, questo è l'ottavo anno che sono alla Juventus. Far parte di questa famiglia è una cosa straordinaria e speciale e stare dietro alle leggende del calcio Italiano come Trapattoni è motivo di orgoglio e poi vorrei ricordare  anche Carletto Mazzone che ci ha lasciato che è stato assieme ai vecchi allenatori imortante perchè mi hanno insegnato tantissimo di questo ne vado fiero sul piano del calcio e sul piano umano con la serenità con cui ti trasmettevano le cose sono stato molto fortunato.  

 

 

 

 

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