Le dichiarazioni di Gattuso in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Napoli: "Piatek grande acquisto. Ancelotti è unico. Paquetà può crescere. Higuain..."Dopo la vittoria sudata e conquistata lunedì scorso contro il Genoa, il Milan è chiamato a una prova difficilissima, in casa, contro il Napoli di Carlo Ancelotti. Gennaro Gattuso, durante la conferenza stampa della vigilia, parte proprio dal bottino pieno portato a casa al Marassi per spiegare i pregi e i difetti del Diavolo: “Sento la freschezza della squadra, anche se a volte commettiamo qualche errore a livello di esperienza. Stiamo attraversando un buon momento. I primi 40' di Genova sono stati imbarazzanti, poi siamo venuti fuori nel secondo tempo. Siamo una squadra giovane, partite come questa ci faranno crescere. Affrontiamo un marpione come Carlo". Già, Carlo Ancelotti, colui che ha fatto diventare Gattuso un grande giocatore: “Carlo Ancelotti non si può seguire. Chi lo facesse farebbe solo danni. Lui è incredibile, entra nella testa dei giocatori e tiene lo spogliatoio alla grandissima. Lo ha fatto per 20 anni Nei momenti di difficoltà è stato come un padre, tante volte mi convinceva a giocare quarto di destra incartandomi perché io non volevo”. Tornando al match di domani sera, due sono gli aspetti importanti da sottolineare per il tecnico rossonero: le qualità degli avversari e il fair play che Koulibaly (bersagliato, a San Siro, dai supporter nerazzurri lo scorso 26 dicembre per il colore della pelle) merita in campo. Sul Napoli: “Carlo perde tanto senza Allan, ma penso anche che abbia l’imbarazzo della scelta a centrocampo. Domani dovremo fare una grande prestazione contro un team che quest’anno palleggia tantissimo ma che verticalizza anche molto di più dello scorso anno. Il Napoli gioca bene e crea sempre superiorità numerica. Dovremo giocare davvero bene domani, perché incontrare avversari di questo calibro può solo far bene a una squadra giovane come la nostra. Prepareremo la partita nel pomeriggio, ma fino a ieri la squadra si è allenata molto bene. C’è qualche giocatore con dei problemini, quindi vedremo”. Su Koulibaly: “San Siro ha sempre applaudito i grandi campioni. Koulibaly lo è, è tra più i grandi difensori al mondo. Mi aspetto grande fair play, sono tranquillo perchè penso che il nostro pubblico sia maturo. Se i soliti pochi imbecilli dovessero fischiare, voglio vedere le 65.000 persone presenti sugli spalti che applaudono”.In un periodo come questo, intriso di calcio giocato ma anche di calciomercato, Gattuso non può non affrontare il tema dell’acquisto del bomber polacco Krzysztof Piątek dal Genoa e della conseguente partenza di Higuain verso Londra. Sul nuovo numero 19 rossonero: “Piątek è un ragazzo di poche parole, sembra RoboCop, non si perde in chiacchiere: ha grande forza fisica, attacca alla grande la profondità. E’ rimasto colpito dall’accoglienza della società e di tutti qui. Domani vedremo con chi giocheremo titolare. Lui intanto ripete sempre le stesse cose, che vuole far gol. Abbiamo preso un giocatore con grandissima voglia al posto di un campione che voleva andare via. Piątek ha grande entusiasmo e ha dimostrato il suo valore in pochissimi mesi: ci può dare una grandissima mano. Per ogni giocatore che arriva e per ciascuno che va via c’è sempre il benestare mio e della società: le scelte le facciamo sempre insieme. Si può fare tutto nella vita, anche giocare con Pjatek e Cutrone insieme, ma bisogna vedere un attimo. Una cosa è certa, gioca chi sta meglio e chi si allena con costanza come dico io”. Su Higuain: “Il Pipita è il passato e non mi va di parlarne. Ringrazio quello che ha dato a me personalmente. Come ho già detto potevamo noi fare di più per lui e viceversa. Penso che sia normale che quando sei un giocatore come Gonzalo, hai fatto 300 gol in carriera e non segni, tv e giornali ti attaccano. Penso che lui abbia sofferto questa cosa qui. Poi del rigore sbagliato e dell’espulsione contro la Juve qualcosa gli è rimasto addosso. Se a questo aggiungiamo anche la paura di non andare in Champions e quella di non essere riscattato, paura evidentemente toccata con mano, allora si può ben capire cosa stava passando Higuain negli ultimi tempi qui”. Gattuso passa, pertanto, a parlare dei singoli, da Cutrone a Calhanoglu, passando per Paquetà e Zapata. Su Cutrone: “Patrick non ha bisogno di essere coccolato. Da tre settimane a questa parte ha capito che giocatore vuole essere. La doppietta contro la Samp non è un caso. Da quando abbiamo cominciato dopo le vacanze, Patrick è cambiato tanto e sono contento:  certe facce che spesso aveva quando non giocava ora non ce le ha più, si allena sempre al massimo, saluta sempre i compagni ed è felice e questi sono dei fattori importantissimi per chi vuole giocare a calcio a certi livelli”. Su Paquetà: “E’ un giocatore che vicino alla porta può far bene, ma cambiare modulo in questo momento non si può: in fase di possesso è sempre l’uomo più vicino all’attaccante, in fase di non possesso è il primo che difende. Paquetà, lo ripeto, è un brasiliano atipico che può migliorare tantissimo dal punto di vista tecnico e tattico. La sua crescita sarà troppo importante per noi”. Su Calhanoglu e Zapata e sulle loro possibili partenze: “Su Hakan non c’è e non c’è mai stato nulla. Il Lipsia lo voleva ma Calha non è mai stato sul mercato, né per me né per la società. Zapata è un giocatore importante, ora è infortunato; è vero è in scadenza c’è un’offerta che lui valuterà, ma sia io che la società stiamo facendo di tutto per convincerlo a restare perché è molto importante”. Risposta lapidaria, infine, quella di Gattuso sul mercato in entrata: “Siamo apposto così”.
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