Nella giornata di ieri il presidente Aurelio De Laurentiis ha annunciato di voler costruire il nuovo stadio del Napoli nella zona di Bagnoli, rinunciando di fatto alla ristrutturazione del Maradona. Di tutt'altro avviso però é il sindaco del capoluogo campano Gaetano Manfredi, che ha freddato gli entusiasmi riguardo ai tempi dei lavori di bonifica della zona.

De Laurentiis sul nuovo stadio 

De Laurentiis già nel 2017 in occasione della sua presenza alla Città della Scienza, aveva indicato l'area come adatta ad ospitare la nuova casa dei  partenopei. Ieri ha ribadito la sua volontà confermando la scelta:

La bonifica è già iniziata lo scorso ottobre, ci vogliono ancora 18 mesi, per il mio progetto ci vorranno circa 12 mesi. Quindi il primo mattone potremo metterlo proprio tra 18 mesi, poi in 12 mesi confidiamo di riuscire a costruire tutto quanto, per avere uno stadio tra 30 mesi per partecipare agli Europei nel 2032. E' chiaro che sono tutti quanti d'accordo, perché Bagnoli ha bisogno finalmente di trovare una sua realtà. 

Il terreno di Bagnoli è ampio e non arriverà solo il Napoli, ci sarà un rilancio di tutta la città. Direi che nel 2027 potremmo fare una prima partita amichevole per iniziare il ritiro di quell'estate. Magari il 15 luglio 2027, facendo una festa pirotecnica straordinaria, anche via mare, per andare allo stadio in 60 mila. Sarà un'inaugurazione degna di Hollywood

La posizione di Manfredi

Stadio Maradona
Napoli Maradona

A frenare i toni trionfalistici espressi da De Laurentiis sul nuovo stadio del Napoli a Bagnoli, é il sindaco di Napoli Manfredi che invece rilancia il progetto di ristrutturazione del Maradona. I tempi di bonifica dell'area scelta dal numero uno partenopeo sarebbero troppo lunghi secondo le dichiarazioni del primo cittadino, rilanciate da Radio Kiss Kiss Napoli:

I tempi delle bonifiche sono più lunghi rispetto a quanto detto. Proprio ieri abbiamo definito in maniera dettagliata il cronoprogramma insieme al Ministero e a Invitalia. Si tratta di un'operazione complessa, ma non ho ancora parlato personalmente col presidente. La proprietà dei suoli è di Invitalia. 

In tre anni i lavori dovrebbero essere consegnati perché proprio ieri il Ministero dell'Ambiente ha comunicato la rimodulazione dei fondi, tra aprile-maggio si dovrebbe cominciare con la bonifica per tutta la zona e del parco urbano. Esiste una norma, la legge sugli stadi, che dà un percorso già stabilito per quanto riguarda gli accordi Comune-società di calcio.

La priorità é rappresentata dal estyling dello stadio Maradona e c'è la massima disponibilità da parte nostra e del Governo. Io non posso parlare di terreni che non appartengono alla mia amministrazione, é una cosa che fa discussa anche in presenza di Invitalia 

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