Dopo aver vinto uno scudetto con il Napoli lo scorso anno, Cristiano Giuntoli è stato scelto dalla proprietà juventina per risollevare le sorti della Juventus, con l'obiettivo di aprire un ciclo vincente, del resto in casa bianconera “vincere non è importante è l'unica cosa che conta”. Il dt è al centro del progetto e gli sono state difatti affidate le chiavi della Juventus. La vittoria della Coppa Italia non è un punto di arrivo, bensì uno di partenza, senza Massimiliano Allegri però, il tecnico livornese infatti è stato esonerato in seguito agli eventi di Coppa Italia. Ora sarà Giuntoli a prendere le decisioni più importanti, dal futuro allenatore fino al prossimo mercato. Calciomercato.com ha posto il focus su questi aspetti andando a vedere le prossime mosse, con un unico obiettivo: vincere.

Massimiliano Allegri
Allegri Juventus

Il futuro allenatore: Thiago Motta in pole

La prima scelta per la panchina dei bianconeri sembra essere Thiago Motta: l'offerta da 3,5 milioni di euro netti è sul piatto, il tecnico del Bologna non ha ancora detto si, ma c'è fiducia che si possa arrivare al bandolo della matassa, nonostante Saputo stia facendo di tutto per trattenerlo a Bologna. L'eventuale modulo potrebbe variare dal 4-3-3 al 4-2-3-1, tuttavia l'aspetto rivoluzionario del tecnico è l'importanza delle posizioni e l'occupazione degli spazi più che il modulo in se: basti pensare allo sganciamento a centrocampo dei centrali (Calafiori e Lucumì). Chiaro che per impostare un determinato tipo di calcio servano giocatori congeniali all'idea del tecnico.

Thiago Motta
Thiago Motta (ph. Image Sport)

Il punto sul mercato: il taccuino di Giuntoli

Quasi sicuramente una delle zone di campo che necessita di maggiori ritocchi sarà il centrocampo, l'obiettivo è quello di aumentare la qualità tecnica a disposizione del futuro allenatore. Non è un segreto che il primo nome della lista sia Teun Koopmeiners, centrocampista totale dell'Atalanta, con cui sono previsti nuovi contatti dopo la finale dei nerazzurri a Dublino contro il Bayer Leverkusen. Tuttavia l'olandese classe 1996, autore di 15 gol e 7 assist stagionali, non è l'unico nome vagliato dal dt: si starebbero valutando anche le situazioni di Lazar Samardzic, gioiello dell'Udinese, e di Khepren Thuram del Nizza. In difesa il nome forte è quello di Riccardo Calafiori, che ha avuto una crescita imperiosa quest'anno. In attacco la volontà è quella di tenere sia Chiesa che Vlahovic , sempre più decisivo, mentre Milik e Kean sono sul mercato.

Teun Koopmeiners
Koopmeiners Atalanta

Il punto sulla società

A breve Giuntoli potrà contare anche su  alcuni dei suoi fedelissimi: in arrivo ci sono infatti Giuseppe Pompilio, suo vice dai tempi del Carpi e adesso in scadenza con il Napoli, e Stefano Stefanelli, nella corrente stagione direttore sportivo del Pisa, tredicesimo nel campionato cadetto. Inoltre si legge che verrà ampliata l'area scouting con l'innesto di Michele Sbravati, che si aggiungerà a Massimiliano Scaglia. Verso la conferma  Claudio Chiellini, attuale dirigente della Next Gen. In uscita invece Giovanni Manna, diretto al Napoli, e Federico Cherubini.

Lo staff tecnico per la prossima stagione

Il nuovo allenatore porterà sicuramente con se qualche collaboratore di fiducia, tuttavia la Juventus potrà mettere a disposizione anche alcuni dei suoi. Infatti sembrano destinati a restare a Torino Simone Padoin, che ha giocato diversi anni in bianconero e sa quindi cosa significa vestire questi colori, e Francesco Magnanelli, che gode di buona fama essendo ritenuto tra i migliori collaboratori dal punto di vista tattico.

Aria di rivoluzione?

L'eventuale arrivo di Thiago Motta sulla panchina juventina o comunque di un allenatore con idee innovative e propositive, rappresenterebbe un radicale cambio dal punto di vista del gioco. Meno speculativo e più imperniato sul possesso palla e il dominio del campo. Un esperimento in quest'ottica, ovvero sul piano dell' atteggiamento e del modo di giocare, è stato provato anni fa con l'arrivo di Maurizio Sarri sulla panchina della Juventus con risultati contrastanti. Vi è stata si la conquista dello scudetto ma il calcio champagne espresso dal tecnico ex Lazio, Napoli e Chelsea nelle sue esperienze precedenti dalle parti di Torino si è visto solamente a tratti. Sarà la volta buona?

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