La vittoria clamorosa del Saarbrücken contro il Bayern Monaco nei sedicesimi di finale di DFB Pokal, è un’impresa già entrata di diritto negli archivi storici del calcio tedesco e internazionale. 
 

Il Saarbrücken milita nella Liga 3 tedesca ed estromettere il club più di spessore in Germania, è un qualcosa di stupefacente, soprattutto per via dei vari calciatori titolari impiegati da Tuchel per il match in questione. 

L’intervista di Calcio in Pillole a Calogero Rizzuto

La testata Calcio in Pillole ha intervistato - intervista presente a questo LINK - uno dei protagonisti del Saarbrücken: Calogero Rizzuto, terzino tedesco di origini italiane. Vi proponiamo le dichiarazioni del calciatore integralmente: 
 

“Dopo la fine è stato incredibile…ancora oggi è una bella sensazione per noi. Nessuno ci credeva, il Bayern Monaco è una squadra con una qualità davvero assurda. Da Davies a Tel e Sanè…quanto sono veloci! Per me è come se fosse stato un ‘highlight’. Me lo ricorderò anche tra cinquant’anni”.

Il calciatore ha poi sfoggiato pure una statistica relativa al passato del suo attuale club, il quale aveva già avuto la meglio nei confronti del Bayern durante la stagione 1976/77: “Negli anni settanta il Saarbrücken vinse 6-1 contro il Bayern Monaco, e oggi questa vittoria è per questa generazione“.

Alla domanda relativa alla preparazione della partita contro il team bavarese, Rizzuto ha risposto: “Il Bayern Monaco nella partita prima della nostra vinceva 8-0 contro il Darmstadt. Arrivavano felici da quel match. Sinceramente non pensavo in bene per questa partita”.

La partita è stata dura e combattuta e l’imperativo per la vittoria contro gli uomini di Tuchel - arrivata alla scadere - secondo Rizzuto è stato quello di coesione di squadra dopo il vantaggio ospite firmato da Müller:   “Non volevamo concedere gol al Bayern Monaco, poi dopo venti minuti Müller segna il primo. Nella mia testa mi son detto ‘speriamo non finisca come a Darmstadt, che ce ne fanno 8!’. Noi però giocavamo bene, minuto dopo minuto nessuno aveva più paura e segniamo l’1-1. Nel secondo tempo non avevamo più la forza di correre, attaccare e andare a fare gol. All’ultimo minuto poi abbiamo segnato. Ancora oggi non ho realizzato quello che è successo, è incredibile. Abbiamo preferito difendere nel secondo tempo, ma se la partita fosse durata anche solo 30 minuti in più penso che non avremmo vinto. Il resto, però, è storia”. 

Nei minuti finali dopo il gol di Gaus, il Bayern Monaco ha messo sotto assedio la difesa avversaria e la determinazione nel respingere l’ultimo tentativo in avanti di Gnabry da parte di Rizzuto e compagni, è stato descritto così dal calciatore: “Ho pensato ‘Madonna, tiriamo la palla verso la metà campo’. Ricordo il tiro di Gnabry e sudavamo tutti. Se segnava non vincevamo”.

Rizzuto ha ammesso che affrontare certi campioni quotati, è stata un’esperienza dura ma stimolante: “Questo Davies è veloce…l’avevo visto solo in televisione e non pensavo. Dentro di lui c’è potenza. Giocatori così veloci e di qualità non li ho mai visti. Anche Tel è un giocatore che ha 18 anni ed è forte, così come Sanè. È incredibile giocare contro questi calciatori. Li conoscevo solo dalla TV“.

I festeggiamenti di rito a fine gara, resteranno scolpiti nella memoria dei tifosi e dei calciatori come Calogero: “Abbiamo festeggiato con mezzo paese e tanti tifosi fino alle cinque di mattina. Abbiamo bevuto birra, vino, anche se nella nostra testa c’era la partita di sabato contro il Sandhausen. Fare questo ‘switch’ è stato difficile. Abbiamo messo la vita contro il Bayern Monaco, però c’era anche la partita di 3.Liga. Dopo la partita migliaia di tifosi ci aspettavano e abbiamo festeggiato tutti assieme. Era come se fosse un giorno di festa. Eravamo a piedi in mezzo a loro. Pensate che un giocatore della nostra squadra disse che se avessimo vinto contro il Bayern Monaco avrebbe finito la sua carriera…ma non la finirà!

Il prossimo scoglio del Saarbrücken si chiama Eintracht Francoforte e che Rizzuto ha già battuto in passato. Il giocatore a riguardo dei suoi prossimi avversari, si è espresso così: “Difficile da dire, perché anche l’Eintracht è una bellissima squadra. Io ho già vinto in passato contro l’Eintracht, ero nell’Erzgebirge Aue, sempre in terza divisione tedesca. Se Dio vuole si risalirà a questa partita, ma questa è solo un “bonus”. Però è tutto molto bello”.

Il giovane terzino parla il tedesco alla perfezione, ma ci tiene a ricordare le proprie origini siciliane: “Con i miei genitori parlo solo italiano e un po’ di tedesco”, confessa il terzino.

RITORNO IN ITALIA? - “Quando non avevo squadra lo scorso anno il mio agente mi disse di cercare squadra in Italia, ma nessuna mi propose un contratto. Penso che sia un po’ difficile giocare in Serie B. Ho preferito tornare a Saarbrucken, che è casa mia, sono un figlio di questo paese e per me che giocavo sempre lontano è una cosa bella. Qui ho tutti gli amici e la famiglia. Però ho ancora uno zio e una zia che abitano ancora a Favara. L’ultima volta in Italia è stata per il mio matrimonio nel 2022, in Toscana”.

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