Otto uomini non hanno trovato abbastanza spazio e pensano di lasciare il Bologna. Da Maietta a De Maio si rischia una rivoluzione sul mercato

- di Marco Vigarani -

Se c'è un concetto sul quale tendenzialmente tutti i direttori sportivi sono concordi è il seguente: la sessione invernale del calciomercato è quella più complessa. Poco tempo, pochi soldi e poco movimento rendono davvero difficile portare a termine grandi colpi ed ancora più complesso pensare di realizzare vere e proprie rivoluzioni delle rose a disposizione. Eppure probabilmente il Bologna dovrà fare i conti proprio con questa realtà visto che un terzo della rosa in questi giorni si sta guardando intorno a caccia di una nuova soluzione più soddisfacente dopo un girone d'andata ai margini delle rotazioni. Uno scontento ha già preso la via di Verona: si tratta di Bruno Petkovic che su 20 convocazioni ha collezionato appena 9 apparizioni per un totale di 369' ed ora proverà a segnare la sua prima rete in Serie A in maglia gialloblù. Aveva un'offerta dallo stesso club anche Mimmo Maietta (6 apparizioni per 379') che però sembra ora molto vicino al ritorno in Serie B con diverse squadre pronte ad offrirgli un anno e mezzo di contratto e quindi la possibilità di essere ancora protagonista sul campo. Fra i più scontenti della rosa di Donadoni troviamo poi sicuramente il suo collega Sebastien De Maio che la scorsa estate, firmato un triennale da 700mila euro, pensava di aver trovato una squadra pronta a dargli di nuovo fiducia ed invece oggi è di nuovo a caccia di fortuna dopo 10 misere apparizioni di cui soltanto tre per 90'. Sul difensore francese si segnala l'interesse di vari club pari grado come Spal, Genoa e Sassuolo.Dalla retroguardia felsinea potrebbe prendere il volo anche Emil Krafth che dopo sole 9 presenze e 766' nei primi mesi di stagione teme di perdere l'occasione di partecipare ai prossimi Mondiali conquistati con la sua Svezia. Due ragazzi tra i meno utilizzati della rosa sono poi Lorenzo Crisetig (179') e Ladislav Krejci (228'): per il primo c'è l'ormai consueto interesse del Crotone che però non potrebbe andare oltre una richiesta di prestito mentre invece il secondo spera probabilmente in un ritorno in patria ma per il momento non ha ricevuto particolari interessamenti e potrebbe proseguire a Bologna questa sua seconda annata per il momento disastrosa. Un discorso più complesso è quello che riguarda il centrocampo che, complice il ritorno di Dzemaili, rischia seriamente di andare in overbooking. A Montreal stanno cercando di ottenere l'assenso al trasferimento di Saphir Taider (380') che però chiede garanzie economiche importanti, in Serie B ci sono timidi sondaggi per Adam Nagy (314') e da Torino hanno ricominciato a farsi avanti per Godfred Donsah che non è per ora uno scontento ma potrebbe diventarlo. Non solo gestire un mese con così tante sollecitazioni può diventare complesso sia per il tecnico Donadoni che per il direttore sportivo Bigon, ma soprattutto il Bologna non può correre il rischio di ritrovarsi ad affrontare la seconda parte della stagione numericamente sguarnito in qualche zona del campo. Il pericolo maggiore è sicuramente in difesa con Maietta e De Maio convinti di lasciare il rossoblù costringendo così la dirigenza emiliana a cercare altri due centrali per completare il reparto mentre invece in attacco Avenatti prenderà semplicemente il posto di Petkovic. Fatti i dovuti ragionamenti (magari anche di natura tattica) in mediana, il Bologna però dovrà anche valutare la competitività della rosa alla luce della probabile cessione di Verdi che evidentemente andrebbe a modificare tutti gli equilibri.
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