In casa Juventus non si pensa solo al momento buio in Serie A, ma anche ai giocatori che per cause diverse non stanno più giocando. Si tratta di Fagioli e Pogba.

Juventus-Pogba, le parole di Romeo Agresti

Come riporta Calciomercato.com, sembra che tra la Juventus e Pogba sia solo questione questione di tempi, di procedure burocratiche e di un processo per doping che dovrà seguire le sue fasi, prima di arrivare a definire l'addio. 

Secondo Romeo Agresti, esperto di cose bianconere, non ci sono dubbi: 

"Credo che Pogba possa associarsi a un amarcord. Primo atto: dolcissimo amarcord. Secondo atto, meno. Pogba è un capitolo chiuso e sono solo i tecnicismi che porteranno a questa sorta di gong. E per gong una separazione a tutti gli effetti. Ma bisogna aspettare ancora il processo, la data. Come ho avuto modo di dire più volte: la Juventus si era tutelata passando dal super ingaggio al minimo federale. La Juve deve aspettare però per beneficiare del Decreto Crescita. Al di là del burocratese nudo e crudo, l'esperienza bis di Pogba non credo sia finita. Ma finitissima".

I segnali di rottura fra la Juventus e Pogba

Paul Pogba
Paul Pogba

Un rapporto in crisi tra la Juventus e Pogba, se ne era già parlato ad Ottobre con la società bianconera indispettita (per usare un eufemismo) per la leggerezza con la quale il classe 1993 francese era finito nella vicenda che lo vede sotto processo per assunzione di sostanze dopanti. Assunzione non consapevole, sostiene Pogba: ma al di là di come finirà il processo, e dell'entità della squalifica (o, per paradosso, anche di un'assoluzione), l'avventura del campione del Mondo del 2018 (sotto contratto con i bianconeri fino al 2026, sembra proprio ai titoli di coda. Restano solo da definire il modo e i tempi.

 

 

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