Il Torino giocherà stasera il derby numero 198. Due i ballottaggi nella testa di WM: Bremer e Di Silvestri nella difesa a 3, Lukic e Baselli sulla trequartiUn derby europeo, nel vero senso della parola. Due squadre diverse fra loro, che condividono una città che oggi si dividerà, ma che domani (si spera) rimarrà unita nel ricordo del Grande Torino e della tragedia aerea che 70 anni fa sconvolse il calcio italiano e non solo. Juventus e Torino, Torino e Juventus, in un derby che vale per l'Europa granata, più E.League che Champions. I bianconeri, in questo senso, si stagliano come vero e proprio arbitro per un posto nelle coppe europee, dato che, dopo i granata, affronteranno Atalanta e Roma. Il Toro, forte degli insegnamenti di Walter Mazzarri, non sembra essere più quella squadra impaurita che, ad ogni derby, finiva per divenire vittima sacrificale dei "cugini". La squadra è maturata a vista d'occhio in questa stagione, è conscia dei propri mezzi, sa dove vuole arrivare, e sogna. La Juve ha già aritmeticamente vinto il campionato, ma non farà da sparring partner: nel derby di stasera allo Stadium, oltre ai tre punti, per gli uomini di Massimiliano Allegri ci sarà da riscattare l'ultimo periodo, fra prestazioni poco esaltanti e il macigno dell'eliminazione in Champions ad opera dell'Ajax. Ecco che, nella stracittadina, anche la Vecchia Signora troverà stimoli e voglia di fare risultato, anche per regalare a Cristiano Ronaldo, meraviglioso protagonista nella sua prima stagione in bianconero, il titolo di capocannoniere che resta il prossimo (ed ultimo) obiettivo del portoghese quest'anno. Statisticamente parlando, non ci sarebbe partita: la Juventus è in cima alla classifica dei gol segnati (68, a pari merito con l'Atalanta) contro i 44 del Toro. Corre, crossa e subisce meno rispetto ai granata. Ha in Ronaldo la sua punta di diamante, in Bonucci e Chiellini i guardiani difensivi, in Szczesny un portiere affidabile e di livello internazionale. Sicuramente non avrà le stesse motivazioni di un mese fa, ma continua ad avere la fame di vittoria e la voglia di arrivare sempre più su. L'unica cosa che preoccupa Allegri è l'infermeria, già strapiena alla vigilia del derby della Mole, e ulteriormente riempitasi oggi a causa del guaio muscolare a Emre Can: l'infortunio del turco-tedesco ha fatto svanire le velleità di difesa a 3, con il tecnico campione d'Italia che dovrebbe optare per un 4-4-2 con l'innesto di Kean in avanti e Spinazzola sull'out difensivo sinistro. La panchina sarà piena di giovani, e chissà che per qualcuno di loro non possa esserci l'esordio anche nel derby dopo quello poco felice a Ferrara contro la Spal di tre settimane fa. In casa Toro, Mazzarri ha dovuto far fronte ieri al forfait di Iago Falque, spesso out in stagione e poco continuo nel suo rendimento. Lo spagnolo sembra essere lontano parente del giocatore ammirato lo scorso anno, e non è chiaro se possa dare il suo apporto nel finale di campionato del Toro. Da un iberico all'altro, dal primo minuto sarà confermato Berenguer che, nel 3-4-2-1 “mazzarriano”, agirà a sostegno dell'unica punta Belotti , in tandem con il rientrante Baselli (in vantaggio su Lukic). Al netto dell'assenza di Moretti per squalifica, la formazione sembra fatta: con Sirigu in porta, Izzo e Nkoulou certi di un posto dietro, Bremer appare in vantaggio su De Silvestri per completare il terzetto. Il brasiliano, che quest'anno ha giocato solo qualche scampolo in campionato, ha l'occasione per mettersi in mostra e convincere Mazzarri a puntare su di lui. L'impressione è che il tecnico di San Vincenzo non voglia eccessivamente stravolgere l'assetto tattico, e per questo non vorrebbe azzardare l'utilizzo di De Silvestri dietro, soprattutto in una partita del genere. Il difensore romano, è vero, ha arretrato qualche volta la sua posizione, ma si troverebbe a giocare a piede invertito sul centro-sinistra contro un avversario temibile come Bernardeschi: più facile, quindi, che giochi come esterno destro di centrocampo, con Ansaldi sul lato opposto e la coppia fisica al centro formata da Meité e Rincon. L'impresa di conquistare i tre punti allo Stadium, nonostante il momento che sta vivendo la Juve, resta proibitiva. Il Toro, dal canto suo, potrà contare sulla voglia di conquistarsi una qualificazione europea che manca da 5 anni, e sulla presenza (anche se figurata) degli Invincibili del Grande Torino a spingere una squadra verso l'ennesima impresa della sua storia. Probabile Formazione (3-4-2-1): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; De Silvestri, Meité, Rincon, Ansaldi; Baselli, Berenguer; Belotti. All. Walter Mazzarri
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