La Ducati sfiora la vittoria anche ad Aragon ma nel finale la classe di Marquez costringe Dovizioso ad arrendersi. Lo spagnolo è ormai ufficialmente campioneAd Aragon, sestultima prova del motomondiale, Andrea Dovizioso negli ultimi giri le ha provate davvero tutte per difendersi dagli attacchi del 93, ma non ha potuto davvero nulla contro la foga agonistica di Marquez. Ecco a fine gara le parole del ducatista: "E' normale che avessimo creato tante aspettative, perché siamo andati forte in tutti i turni e in qualifica. Dopo aver vinto tre gare consecutive, si pensava che la Ducati potesse vincere anche qui. Secondo me, però, è il solito modo di guardare le cose senza fare attenzione ai dettagli, perché ad Aragon Marc ha sempre dominato. Sapevo di essere competitivo, ma non mi sarei mai aspettato di mettere in crisi Marquez. Siamo riusciti a metterlo in crisi, ma lui ha guidato molto bene ed è riuscito a rispondere e a vincere. A parte non essere riusciti a vincere, c'è tanto di positivo. A Misano c'era stata una grande risposta su una pista su cui avevamo sempre fatto fatica, ma qui avevamo sempre sofferto di più in passato. Quello che abbiamo fatto in questo weekend è una conferma importante, ma non basta. Stiamo lavorando bene, stiamo migliorando, ma se vogliamo combattere contro Marc e la Honda dobbiamo fare qualcosa di più. In questo momento sono abbastanza sereno, perché abbiamo ancora il nostro DNA, che oggi è venuto fuori, ma stiamo migliorando sui lati negativi della nostra moto". Dopo quattro gare d'astinenza, tutte marchiate Ducati, il pilota di Cervera ha quindi conquistato la sua sesta vittoria stagionale, che vale come un tassello molto importante per il suo settimo titolo iridati, perché ora i punti di vantaggio su "Desmodovi" sono addirittura 72 a sole cinque gare dal termine. A sorpresa, Marquez ha montato una gomma soft al posteriore, a differenza di Dovizioso, che invece aveva optato per due dure. L'unico risultato è stato quello di distanziare le due Suzuki di Andrea Iannone ed Alex Rins, autori di un'ottima prova. A tre giri dal termine Marquez ha trovato il pertugio giusto e si è involato verso la vittoria. Giornata molto positiva per la Suzuki, che grazie al podio di Iannone e al quarto posto di Alex Rins si è confermata terza forza anche qui dopo Misano. Caduti Lorenzo e Cal Crutchlow il più bravo ad approfittarne è stato quindi Dani Pedrosa, che ha ritrovato la top 5 dopo un periodo profondamente negativo che aveva seguito l'annuncio del ritiro. Molto buona però anche la gara di Aleix Espargaro, che ha risollevato l'Aprilia dalle sabbie mobili con un sesto posto preziosissimo. Domenica nera per la Yamaha: la M1 si è ritrovata ad essere addirittura la quinta forza in campo su questa pista e la migliore è stata quella di Valentino Rossi, che con l'ottavo posto alle spalle di Danilo Petrucci ha forse addirittura limitato i danni rispetto a quelle che erano le aspettative prima del via. Il "Dottore" ha così mantenuto il terzo posto nel Mondiale. Disastrosa anche la prova del compagno Maverick Vinales, partito malissimo dalla quinta fila e alla fine decimo, alle spalle anche della Ducati di Jack Miller. In Moto2 Bagnaia, secondo, aumenta il vantaggio su Oliveira, solo settimo. Quanto a Moto3 Martin, che vince, è a +13 su Bezzecchi, secondo in gara.
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