Le parole di Gennaro Gattuso alla vigilia di Lazio-Milan: "Infortuni avvenuti in modalità diverse. Calha sta meglio, Higuain non vuole lasciare il Milan"La sosta per le Nazionali è ormai alle spalle e a Milano, sponda rossonera, Gattuso trascina verso l’obiettivo stagionale conclamato del quarto posto un gruppo decimato a causa dei diversi infortuni subiti nel corso delle ultime settimane. La trasferta di domani prevede un avversario certamente di livello, la Lazio di Simone Inzaghi, la seconda delle ‘comune mortali’ a precedere il Diavolo in graduatoria dopo Juventus e Napoli. Nei precedenti cinque incontri, le due squadre hanno spesso dimostrato di equivalersi: nell’arco dei tempi regolamentari, i team hanno ottenuto, infatti, solo una vittoria a testa al cospetto di ben tre pareggi, l’ultimo dei quali (il 28 febbraio scorso) diventato trionfo per il Milan, in Coppa Italia, solo dopo una serie di quattordici rigori. Non solo, anche i punti conquistati nelle ultime cinque partite di campionato da Inzaghi e Gattuso sono quasi gli stessi, con il primo che supera il secondo di una sola unità (10 vs 9) e con il calabrese che, però, sulla propria strada, ha trovato anche la Juventus capolista di Massimiliano Allegri. Eppure il bello deve ancora venire, perché nella parte centrale della classifica di A sono ben 8 le squadre raggruppate in sole 6 lunghezze, con la Roma di Eusebio Di Francesco a -1 dal Milan e sempre vigile sul quarto posto perduto ormai da troppo tempo. Motivo in più, per Gattuso e co, per far bene domani contro la Lazio, vuoi per dimostrare di poter competere contro chi è più rodato e abituato a giocarsi l’accesso alla Champions, vuoi  per una buona dose di autostima indispensabile in un periodo in cui a far la voce grossa sono gli infortuni. Proprio su quest’ultimo tema l’allenatore rossonero fa il punto della situazione nella conferenza stampa della vigilia a Milanello: “Ovviamente stiamo vedendo se abbiamo commesso qualche errore anche noi, perché sicuramente lo avremo commesso, ma il vero problema è che i miei si sono fatti male tutti assieme, perché se andiamo a guardare a ritroso, da agosto ad oggi, sono solo 5 gli infortunati. Non solo, i giocatori si sono fatti male in campi diversi: Romagnoli ad esempio a Coverciano, Biglia si infortuna facendo esercitazioni tecnico-tattiche. Ci tengo a precisare che siamo una squadra che non fa alcuno sforzo muscolare in palestra. Quando lavoriamo, lo facciamo sempre sulla parte superiore e non sulle gambe”. Il tecnico calabrese esamina, successivamente, lo stato dei singoli componenti della rosa: “Calhanoglu sta meglio. Vi confido una cosa: mesi fa, se mentalmente il ragazzo mi andava di traverso con la testa, lui non giocava, era inutile. Sta migliorando tanto nel carattere ed è un ragazzo fragile dal punto di vista mentale ma ne sta venendo fuori alla grande. Se a volte non ha giocato bene è anche colpa mia, ma ora sta meglio e per noi e per il nostro gioco è molto importante”.Continuando sul reparto offensivo, “Cutrone deve fare la sua partita, aiutare i compagni e avere la pressione come tutti gli altri, né più né meno. Deve sfruttare le sue caratteristiche negli ultimi 15-16 metri dove può mettere in difficoltà qualsiasi difesa, ma va lasciato tranquillo”, mentre spostando l’attenzione alla retroguardia rossonera (dove è pronto a tornare Andrea Conti dopo il lunghissimo periodo di stop) “Strinic verrà ovviamente collaudato nelle prossime gare, possibile anche domani, perché è vero che in settimana è stata provata la difesa a tre, ma è vero anche che si è fatto altrettanto con quella a quattro”. Gattuso chiude il capitolo squadra con un’impressione di certo importantissima per un allenatore: "Dopo le Nazionali, ho ritrovato la voglia giusta per ripartire e fare risultato, tutti insieme". In conferenza, il primo condottiero del Diavolo dimostra la solita disponibilità a parlare di qualsiasi argomento, spaziando dallo stato della squadra alla differenza tecnica con le big, dai recenti aneddoti con i calciatori davanti alla propria scrivania al prossimo mercato, sfiorando in qualche modo anche la suggestione Ibrahimovic: proprio su quest’ultimo, “Non avevo bisogno delle sue parole per sapere che quando a un giocatore proponi di trasferirsi al Milan lui è sempre pronto e felice di venire qui. E e vieni qua in questo momento devi poter dare disponibilità ad ampio raggio al Milan”, ammette Gattuso, il quale non esita, tuttavia, a dire la sua anche su quanto scritto dai giornali circa una possibile tentazione di Higuain di lasciare i rossoneri: “E’ capitato quest’anno che qualche giocatore sia venuto da me per dirmi di voler andar via. E’ successo con Bonucci quando voleva tornare alla Juventus. Ma leggere che Higuain vuole lasciare il Milan mi fa strano e mi disturba perché per il rapporto che abbiamo me lo direbbe e invece quando ci siamo visti nel mio studio abbiamo parlato di tutto ma mai di questo”. E allora ecco che ripartire dalle certezze può solo far bene a questo Milan, chiamato domani a far risultato all’Olimpico contro la Lazio prima del doppio turno casalingo contro Parma e Torino. Perché un ricorso respinto per una diffida non può trasformarsi in una voglia di abbandonare la nave e perché una sconfitta contro la Juventus non può cancellare quanto di buono fatto nelle ultime due settimane.
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