Il 7 ottobre 2023 un attacco terroristico messo in atto da Hamas contro la città di Siderot, alcuni villaggi nel sud del paese e prendendo di mira anche un festival di musica rave che si svolgeva nella zona, ha causato 1400 morti tra i coloni israeliani e i soldati. L'attentato ha riacceso in maniera violenta portandola forse ad un punto di non ritorno, la faida decennale tra il paese della stella di David e quello palestinese. Ma il conflitto che esaspera i rapporti tra i due nemici giurati, ha finito inevitabilmente per coinvolgere anche il calcio, costringendo Israele ad una migrazione in Europa dalla AFC per venire inglobata nella UEFA finendo nel girone dell'Italia in Nations League dopo i sorteggi avvenuti ieri. Scopriamo le tappe che hanno portato a questa scelta.

Israele e gli esordi come Palestina

L'inizio delle attività per la nazionale israeliana avviene nel 1929 con la fondazione della Federcalcio e l'affiliazione alla FIFA. Fin qui nulla di strano se non fosse che per un perverso gioco del destino alla luce dei recenti avvenimenti politici, tutto avviene sotto il nome di Palestina per volontà della Società delle Nazioni antenata dell'ONU, che aveva posto il paese sotto la protezione dell'Inghilterra. Con questa denominazione prenderà parte alle qualificazioni per i mondiali del 1934 e del 1938, entrambi vinti dall'Italia di Vittorio Pozzo perdendo la sua prima gara contro l'Egitto per 7-1.

Nel 1948 con la conclusione del protettorato inglese, si ha la creazione del moderno stato di Israele con a capo Ben Gurion come primo presidente. Nel 1954 viene costituita la IFA acronimo di Israel Football Association e viene formalizzata la richiesta di iscrizione alla AFC, la confederazione calcistica asiatica. Vi rimane per un decennio dal 1964 al 1974, riuscendo a vincere una Coppa d'Asia come paese ospitante e battendo in finale la Corea del Sud per 2-1.

Israele espulsa dalla AFC

Come già sottolineato in precedenza la politica estera attuata dal paese mediorientale, ha influenzato fortemente anche la storia di Israele come nazionale di calcio e proprio a causa degli avvenimenti politici si deve la sua espulsione dalla AFC. Ma prima di questa c'é stata l'unica partecipazione ad un Mondiale, quello di Messico 1970: dopo un doppio spareggio qualificazione contro Nuova Zelanda e Australia che si é articolato in andata e ritorno, non riescono a superare il girone ottenendo due pareggi e una sconfitta nell'ordine contro Svezia, Italia e Uruguay.

Tra il 1967 e il 1973 il governo israeliano si trova impegnato in due guerre, passate alla storia come la Guerra dei sei giorni e la Guerra del Kippur/ Yom Kippur dove in rapida successione sconfigge gli eserciti di Egitto, Giordania e Siria. Saranno proprio le federazioni calcistiche di quest'ultime insieme a quelle di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iran, Libano e degli altri paesi di origine araba e religione mussulmana, a boicottare ogni incontro ufficiale che preveda di affrontare la compagine dello stato ebraico.

Le rinunce selettive e la forte pressione esercitata sulla federazione calcistica asiatica, porteranno la AFC ad assecondare le richieste e ad espellere ufficialmente Israele. Gli eredi di Davide rimaranno per diciotto anni senza una federazione a cui appartenere, appoggiandosi provvisoriamente sia alla OFC, la confederazione oceanica che alla UEFA prima di diventare membro permanente di quest'ultima.

Israele diventa membro della UEFA

Per poter acquisire il diritto a disputare almeno le qualificazioni per i Mondiali, la selezione semitica diventa membro provvisorio dell'OFC dal 1974 al 1979, della UEFA dal 1980 al 1984 e di nuovo di quella oceanica dal 1985 al 1991. Nel 1992 benché ancora in qualità di ospite provvisorio, la massima confederazione calcistica europea concede alle squadre di club israeliane la possibilità di partecipare alle coppe europee. Il via libera allo status di membro ufficiale della UEFA come é riconosciuto oggi, per Israele arriva nel 1994 ma nel frattempo si era tolta la soddisfazione di battere la Francia e di togliergli la possibilità di qualificarsi al Mondiale di USA '94.

Nazionale Israele
Israele in azione

Europeo sfumato per Israele

Se in Asia erano arrivati due secondi, un terzo posto e l'affermazione continentale nel 1964, in Europa gli israeliti come nazionale non sono mai riusciti a togliersi la soddisfazione di partecipare nemmeno agli Europei. Ci vanno vicini nelle qualificazioni per quelli del 2000, tristemente noti a noi italiani per quel gol di David Trezeguet nei supplementari che ci ha impedito la conquista del titolo in finale.

Inseriti nel gruppo 6 insieme ad Austria, Cipro, San Marino e Spagna, conducono una sorprendente campagna di qualificazione che gli permette di terminarlo al secondo posto dietro gli iberici. Tuttavia non basta per accedere alla manifestazione iridata e si deve passare attraverso le forche caudine degli spareggi, che di fronte come avversario vedono la temibile Danimarca. Gli scandinavi guidati dall'ex Milan Jon Dahl Tomasson e dall'ex Fiorentina e Udinese Martin Jorgensen, non lasciano speranze agli israeliani segnandogli 8 gol in due partite tra andata e ritorno.

Sogno Euro 2024 per Israele

Può riprovarci per l'edizione 2024 che si terrà in Germania questa estate. Grazie al terzo posto ottenuto nel gruppo I  durante la fase di qualificazione e alla vittoria della Lega B di Nations League, Israele ha ottenuto la possibilità di disputare lo spareggio che la vedrà impegnata contro l'Islanda in semifinale il 21 marzo 2024.  

Israele avversario dell'Italia in Nations League

I sorteggi dei gironi di Nations League edizione 2024/2025 valevoli per la Lega A, hanno decretato che Israele giocherà contro l'Italia, il Belgio e la Francia nel gruppo 2. Un girone difficilissimo per la nazionale della Terra Promessa allenata dal tecnico Alon Hazan e che in rosa, ha l'attaccante Shon Weissman neo acquisto della Salernitana nel mercato di gennaio. Ci é arrivata dopo la promozione dalla Lega B ottenuta nell'ultima edizione. 

Inseriti nel gruppo 2 anche in questo caso con Albania, Islanda e Russia che poi é stata squalificata dalla UEFA per la guerra contro l'Ucraina, gli uomini del CT Hazan hanno vinto il girone con 8 punti frutto delle due vittorie decisive contro la nazionale balcanica sia nella gara di andata che di ritorno, a cui vanno sommati i due pareggi ottenuti contro quella scandinava.

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