Francesco Pezzella (ph Social)

Il Pallone Gonfiato ha avuto il piacere di intervistare il giornalista Francesco Pezzella, volto noto di Udinese TV, facendo il punto sulla serie A e sui friulani.

Francesco, il Milan è uscito ancora vittorioso dalla sfida con la Fiorentina, consolidando la testa della classifica: una casualità o ha il potenziale per restare in alto?

Il Milan è una sorpresa ma sta dimostrando di valere la posizione che ha. Se reggerà o meno dipenderà da Ibrahimovic. Adesso è fuori e bisognerà vedere come rientrerà e se non avrà cali di rendimento. È pur sempre un atleta di quasi 40 anni. Per il resto il rendimento dei rossoneri è alto e tutto sta girando bene. Non escludo che in un campionato così strano possa rimanere ai vertici e giocarsela.

Come giudichi fin qui la stagione di Juventus e Inter e dei loro 2 allenatori?

Juventus deludente ma c’era da aspettarselo, i cambi di panchina non sempre riescono bene: via Allegri e dentro Sarri è arrivato uno scudetto per palese incapacità delle avversarie di stare dietro; via Sarri e dentro Pirlo, la squadra è apparsa disorientata. Non basta essere stato un grande calciatore per riuscire subito ad essere anche un allenatore autorevole e vincente. L’Inter difetta in personalità, strano a dirsi quando hai in panchina un martello come Conte e in campo gente di esperienza. I nerazzurri forse sono la rosa più completa e forte della serie A, ma questo non basta. Serve carattere, serve voglia di vincere. Le prestazioni in Champions e alcune in campionato hanno evidenziato molte lacune in tal senso.

In questo inizio di campionato, c'è una squadra che ti ha impressionato particolarmente? E una che ti ha deluso?

Sarebbe facile dire il Sassuolo tra quelle che hanno impressionato, ma ormai De Zerbi ha già fatto vedere cosa sa fare e sta raccogliendo i frutti del lavoro basato sulla continuità delle idee. Cambia qualche uomo ma l’impianto di gioco è sempre quello e funziona. Ma sono sorpreso dall’avvio di campionato di Benevento e Spezia che hanno lanciato a tutti il messaggio chiaro di non essere vittime predestinate, tutt’altro. Sono deluso dalla Lazio, mia aspettavo di più, così come dalla Fiorentina. E penso che l’Udinese avrebbe potuto fare meglio.

Parlando di Udinese, 10 punti in 9 partite: bottino magro o classifica giusta rispetto a ciò che ha espresso la squadra fino ad ora?

Il bottino non è soddisfacente però la squadra ha l’attenuante di essere stata assemblata in maniera definitiva solo negli ultimi giorni di calciomercato e di avere ancora alcuni giocatori in difetto di condizione. L’organico è molto dotato tecnicamente, non molte squadre tra quelle di media levatura possono vantare un parco giocatori così prestigioso. La classifica è giusta per quello che l’Udinese ha fatto, forse manca un punto, quello perso nello sfortunato finale di gara contro il Milan, ma non è la classifica che rispecchia le ambizioni della società, della piazza e le potenzialità dei giocatori.

Chi è il giocatore dei bianconeri che più ti ha soddisfatto in questo inizio di stagione e chi ancora può alzare l'asticella?

De Paul sta avendo un rendimento straordinario e dire che mi ha soddisfatto è poco. Anche lui può alzare l’asticella perché sono convinto che ha ancora margini di crescita enormi. Si sta dividendo tra il ruolo di mezzala e di centrocampista centrale e in entrambe le posizioni sta dimostrando essere un calciatore completo. L’asticella devono alzarla più che possono i vari Pereyra e Deulofeu perchè sono calciatori che se stanno bene fanno la differenza.

Nella tua formazione ideale, quale calciatore non potrebbe mai mancare?

Voglio rendere omaggio ad un calciatore a cui sono molto legato e che in questi giorni ci ha lasciato, Diego Maradona. Ma lui non può più giocare, allora ti dico che in questo momento dell’Udinese scelgo De Paul,  in generale Mertens del Napoli.

Una domanda flash in chiusura: il tuo favorito per lo scudetto?

La classifica è ancora corta e vedo molte squadre in grado di lottare fino alla fine: Milan, Inter Juventus e Napoli. Tra queste se guardiamo alle potenzialità ancora inespresse dico che la favorita è l’Inter ma il campionato in emergenza Covid è strano, i pronostici sono difficili.

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