Fabio Ravezzani ha parlato dei guai giudiziari che sta passando la Juventus di Andrea Agnelli per la questione plusvalenze, e non solo. Infatti, il giornalista ha analizzato la vicenda che riguardava la rinuncia di 4 mensilità da parte dei calciatori della Juventus durante la pandemia nel 2020, fatto contestato dalla Procura. Ecco le parole di Ravezzani in merito, raccolte per voi da Il Pallone Gonfiato
 

“La Juventus in piena pandemia, rilasciò il comunicato che recitava: ‘abbiamo raggiunto un accordo con i giocatori e l’allenatore che rinunciano a 4 mensilità, con risparmio di 90 milioni’. Io ricordo che nelle televisioni e nei giornali dicevano ‘la Juve risparmia 90 milioni. Fantastica iniziativa della Juve. La Juve da l’esempio per tutti, non si gioca e non vengono pagati’. La cosa era un po’ strana. Io mi ricordo che avevo fatto una piccola obiezione, e non era l’obiezione di un genio ma di una persona di buon senso. Dicevo ‘tutto vero? Può darsi, ma come mai non c’è un solo giocatore o procuratore della Juve che conferma questa cosa? Come mai rinunciano a 4 mensilità e non c’è una dichiarazione di Chiellini o di chi volete voi, Cristiano Ronaldo ecc. che dicono che è vero: abbiamo rinunciato a 4 mensilità. Silenzio imbarazzato da parte di tutti. Due anni dopo, scopriamo che non era vero. Io volevo capire, chi difronte a una cosa così banale, come dire ‘bella notizia, c’è una dichiarazione ufficiale?’. No (...). Mai che un giornalista, uno, che aveva la possibilità di fare un’intervista dopo la partita, in conferenza ecc. che abbia sentito il dovere di chiedere se era vero della rinuncia alle 4 mensilità”.

Più avanti durante la trasmissione, Ravezzani esprime la sua tesi circa a questo comunicato rilasciato dalla Juventus: “La verità è che non era vero, inutile girarci intorno. Non si parla di quattro mensilità, ma si parla di una (...). La Juventus aveva bisogno di dare una comunicazione, che viene contestata in questa inchiesta dalla Procura, che diceva ‘abbiamo risparmiato 90 milioni su questo esercizio’. La Procura gli dice ‘manco per idea’. A parte che i soldi li avresti dovuti dare comunque perché l’accordo di fatto non c’era, poi mi sembra che c’era qualcosa che riguardasse Cristiano Ronaldo, il quale affermava di non voler rinunciare neanche a un giorno di stipendio. Era tutto un modo per comunicare un qualcosa che faceva fare bella figura a livello d’immagine alla Juventus. Infatti tutti dissero quanto era brava la Juve”

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