Nel corso di una lunga intervista concessa a Sky Sports UK, l'ex centrocampista del Chelsea Danny Drinkwater ha raccontato alcuni passaggi della sua parentesi con i blues, che lo ha portato anche a soffrire di problemi di salute. Queste le sue parole, come anche riportato da TMW:

"Ero felice di vivere quella vita? Era la realtà? Puoi vivere una vita 'diversa' per un paio di settimane, poi ti rendi conto che non sei coinvolto con la squadra, che puoi solo allenarti e che quindi, se sei single, puoi uscire con delle ragazze e ti sembra tutto bello. Mi piaceva farlo, ma in realtà sullo sfondo c'erano cose che stavano bruciando. Mi stava divorando, l'ho imparato dopo e non parlare con le persone non mi è stato di aiuto. Ho sempre pensato di essere un ragazzone forte e che potessi combattere da solo queste cose ma non era così. Ho avuto tanti problemi anche per la mia salute mentale. Mia nonna è morta, mio nonno è morto, mio padre si è ammalato di leucemia, mi è morto il cane. Bevevo, anche quando guidavo. Non ero io. Stavo anche lottando per mio figlio. Quando il calcio va bene tutto il resto sembra facile da affrontare, ma quando non va bene ecco che tutto torna pesante. È stato il punto più basso, ma non pensavo di essere depresso. Ho visto gli psicologi, mi hanno aiutato molto. Se non lo avessi fatto penso che le cose sarebbero andate anche peggio, perché pensavo solo a combattere e litigare, e non mi stava aiutando"

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