Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Pallone Gonfiato, Fulvio Collovati ha analizzato i percorsi di Milan ed Inter che, a breve, si scontreranno nell’euroderby. Mentre la febbre a Milano inizia a salire a tutti i tifosi per via della trepidazione, importanti sono state anche le riflessioni fatte dall’ex difensore su Giacomo Raspadori. Potrà essere lui il futuro della nazionale italiana? Ecco la risposta dell’ex calciatore.

Milan ed inter torneranno ad affrontarsi in una gara europea dopo diversi anni: entrambe in campionato hanno avuto un rendimento altalenante mentre in Champions hanno primeggiato. Cosa bisogna aspettarsi da questa semifinale? Quali saranno i fattori più importanti per poter accedere alla finale di Istanbul?

”Ultimamente ho commentato sia il Milan che l’Inter in campionato e sono due squadre riconoscibili. Chiaro che la musichetta della Champions League, l’aria che si respira e la sfida di andata e ritorno ai quarti ha dato ad entrambe una nuova fisionomia. Quello in semifinale è un derby affascinante: in realtà lo è già di per se quando è in campionato, in Champions non potrà far altro che esserlo ancora di più. Quest’anno ho l’impressione che valga molto: innanzitutto perchè chi vince accede alla finale, dove comunque può succedere di tutto. Inoltre le milanesi non hanno la certezza di arrivare tra le prime quattro in classifica quindi devono tentare il tutto e per tutto per giocartela in finale”.

Vorrei porre per un secondo l'attenzione su Calhanoglu: ex della partita, passato da una sponda all'altra di Milano come ha fatto lei. Cosa potrebbe provare ad affrontare la propria ex squadra in un momento cruciale e in una partita così delicata? Cosa potrebbe frullare nella sua testa?

”Da quello che mi è sembrato di aver visto, dopo il passaggio di sponda, è un giocatore navigato, abituato. Ai miei tempi questi trasferimenti si sentivano di più, oggi i giocatori sono abituati a questi trasferimenti, non si fanno problemi. Anzi, dirò di più, da quando è arrivato all'Inter è migliorato, rispetto a ciò che era al Milan. Inizialmente giocava come trequartista poi, a causa dell'infortunio di Brozovic, è diventato un punto di riferimento in regia oltre che punto di riferimento per Inzaghi. Io non penso che lui abbia nella testa l'idea che dovrà sfidarsi contro il Milan, quel discorso è superato. Giocherà, farà la sua partita e non c'è altra scelta”.

Visto che lei è stato un difensore, com'è possibile che il Milan abbia subito 37 gol e l'Inter 34 fino a questo momento? Com'è possibile che abbiano questo rendimento in campionato mentre in Champions League no, nonostante la difesa schierata sia comunque la stessa?

“Secondo me è un fattore più psicologico che tattico. In champions league si affrontano squadre straniere e c'è un po' più di timore per cui sei più attento in fase difensiva per sfruttare poi magari le ripartenze come hanno fatto Leao e Barella nei gol segnati contro Napoli e Benfica. Per cui le squadre giocano più compresse, più attente in fase difensiva mentre in Italia (come successo all'Inter con le sue undici sconfitte) è più facile prendere gol. I nerazzurri lo hanno fatto vedere con l'Empoli, con il Bologna, con il Monza..perchè questo? Perché si è costretti ad attaccare e si ha una lucidità diversa da quella che c'è in partite come quelle in Europa…la difesa si scopre più facilmente ei gol arrivano.37 gol per il Milan e 34 per l’Inter sono tantissimi, soprattutto se si pensa che abbiamo giocato appena 31 giornate, vuol dire subire più di un gol a partita..non è mai successo. Chi ha vinto gli scudetti ha vinto subendo 20/25 gol…è un fatto di mentalità”.

Parliamo ora di Coppa Italia: L’accesso alla finale di coppa Italia può regalare una gioia alla Juventus o all’Inter che, in qualche modo, possono cercare di salvare una stagione. Che tipo di gara vedremo in campo questa sera dopo tutte le polemiche della gara di andata?

”Inter Juve o Juve Inter ha sempre rappresentato polemiche. Prima abbiamo parlato di derby ma questa partita è un‘altra cosa. Quando giocavo nell’Inter, c’era qualcosa che mi faceva pensare che la rivale fosse la Juventus più che il Milan. Ho l’impressione che anche questa sera assisteremo ad una partita da dentro o fuori. Anzi, con tutto il rispetto per la Cremonese, con la possibilità di andare in finale ed affrontare la Fiorentina per vincere la Coppa Italia, credo che il nervosismo sarà di casa, così come la tensione. Questa però è l’attrazione stessa delle due squadre: clima di polemiche, non posso far altro che pensare che anche questa sera si respirerà quest’aria”.

Crede che la questione di Lukaku (che di recente ha ricevuto la grazia da Gravina) possa aizzare questo clima di polemiche?

Mi auguro che dalla parte dei tifosi non ci siano polemiche in merito. Il tifoso deve fare il tifoso: non deve pensare ai cori razzisti, ad offendere la gente…deve fare il tifoso e basta. Mi auguro non ci sia niente di simile anche perchè mi sembra che ora si sia presa una posizione molto rigida dopo questi avvenimenti. Di conseguenza, quindi, anche le società devono stare attente ai propri tifosi perchè ormai questo tipo di gesto verrà sempre punito”.

Il Napoli ha fatto un campionato fantastico: Spalletti ha gestito il gruppo in modo eccellente e la società è stata in grado di puntare su elementi poco conosciuti come Kvara. Abbiamo avuto modo, però, di poter osservare la crescita di Raspadori che rispetto agli anni passati al Sassuolo ha acquisito più sicurezza: può essere lui il futuro della nazionale?

“Senza nulla togliere al Sassuolo, nelle grandi squadre cresci. Cresci anche stando in panchina. Raspadori ha fatto molta panchina, ha avuto un infortunio ma è un giocatore con qualità. Cresci anche facendo solo dieci minuti come ha fatto lui domenica sera contro la Juventus, perchè se fai un gol come quello che ha fatto lui in una partita così importante è ti segna per una carriera. È un giocatore che va tutelato anche nell’ottica della nazionale. Certo, non abbiamo molti attaccanti. Non so se sarà lui il centroavanti del futuro: sono legato ai centravanti più fisici da area di rigore, lui stazione un poco più al limite dell’area però ha senso del gol e lo ha sempre dimostrato”.

Piccolo pronostico sulla finale di Champions? Chi andrà ad Istanbul?

”Non è che non voglio dirglielo ma che proprio..l'anno scorso avevo pronosticato che il derby lo avrebbe vinto l'Inter e, invece, ha vinto il Milan [ride, ndr]. Preferisco non fare pronostici per questo motivo”.

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