Priva dei Gentile e con Baldi Rossi a mezzo servizio, la Virtus sfiora il colpaccio a Venezia venendo battuta solo all'ultimo tiro. Straordinario Umeh

- di Marco Vigarani -

Stavolta gli infortuni non possono essere un alibi per nessuno: la Virtus ha giocato una grande partita a Venezia e non è riuscita a vincere solo a causa del guizzo di un campione. Privi di Ale Gentile ed in corso d'opera anche del fratello Stefano, i bianconeri hanno chiesto qualcosa anche ad un Baldi Rossi a mezzo servizio prima di fare necessità virtù cercando risorse nella panchina corta e riuscendo a portare i Campioni d'Italia fino all'ultimo tiro. In classifica la squadra bolognese scivola al sesto posto e complica la corsa ai playoff ma può uscire da questa gara a testa alta con nuove consapevolezze.In avvio di gara Umeh risponde subito presente dando il via ad una prestazione praticamente perfetta ma Venezia non si fa sorprendere e, complice l'infortunio a Stefano Gentile che lascia tanti minuti a Pajola in cabina di regia, torna subito in parità per poi sorpassare dalla lunga distanza. Sono Bramos e Daye i cecchini che portano al 36-31 di metà gara. Tocca quindi al bianconero Aradori prendere in mano la squadra sempre con soluzioni da lontano per pareggiare a quota 37 e poi rintuzzare in continui tentativi di fuga dei veneti. La difesa Virtus funziona ma il danno arriva ancora una volta dai tiri liberi con un'imprecisione davvero fuori dal comune che comunque non impedisce ai ragazzi di Ramagli di restare a contatto. Pajola, Umeh e Aradori firmano un break importante in avvio di ultima frazione ma poi Daye ricuce ed il dubbio antisportivo a Slaughter completa la rimonta di Venezia. Il finale è un punto a punto da cardiopalma con Lafayette che ancora una volta dimostra pessime doti di regia fallendo almeno due palloni letali che costano alla Virtus l'ultimo mini vantaggio. All'ultimo secondo però serve una tripla senza senso di Daye per firmare il 71-70 che ancora una volta condanna le Vu Nere ad un ko amaro e pieno di rimpianti. Ecco il pensiero finale carico di orgoglio di coach Ramagli che non risparmia attacchi anche feroci: "Al prossimo che mi parla dell’ennesima volata persa tiro un cazzotto. Abbiamo fatto una partita eccellente, peccato solo che siano mancati i due punti. Ora dovremo trasformare queste motivazioni e questa rabbia in energia positiva ricordandoci che abbiamo rischiato di vincere sul campo dei campioni d’Italia. Oggi non sono arrivati i due punti ma solo incazzatura". UMANA VENEZIA-VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 71-70 (18-20, 36-31, 52-50) UMANA VENEZIA: Hynes 3, Peric 8, Bramos 8, Tonut 11, Daye 20, De Nicolao 2, Jenkins 3, Bolpin ne, Ress ne, Biligha 6, Cerella ne, Watt 10. All. De Raffaele. VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: Jurkatamm ne, Umeh 24, Pajola 7, Baldi Rossi 1, Ndoja 2, Lafayette 8, Aradori 19, S. Gentile, Berti ne, Lawson 1, Slaughter 8. All. Ramagli.
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