Il Milan continua la ricerca della vittoria perduta. Gattuso, sostenuto dalla società, chiama i suoi alla tranquillità, ma con il Sassuolo non sarà facile. Attacco rossonero decimatoLa vigilia di Sassuolo-Milan è ancora una volta, in casa rossonera, in chiaroscuro. Uscire dal loop infinito del pareggio e mettere a referto la seconda vittoria in campionato è l'obiettivo dei ragazzi di Gennaro Gattuso. L'allenatore calabrese, in conferenza stampa, ci tiene a precisare che il fattore giusto per portare a casa gli ormai bramatissimi 3 punti è la "tranquillità", quella che nel posticipo di domani sera può diventare la fonte primaria per rivitalizzare dal punto di vista mentale una rosa ancora alla ricerca della mentalità vincente. "Quando succedono cose come quelle che sono successe, un blocco a livello mentale lo puoi avere, ma dobbiamo eliminare tutto questo. Dobbiamo dare continuità nel corso delle partite, subire di meno. E' un dato di fatto però che non chiudiamo le partite. La classifica incide tanto sulla testa, anche i ragazzi si rendono conto di quanto creano e di quando spendono a livello di energie, corriamo 11.5 KM a partita, corriamo tanto, facciamo fatica. Spendere così tanto e non vincere partite che abbiamo in mano ci mette in grandissima difficoltà". L'analisi del tecnico calabrese è precisa e dettagliata: da un lato il Diavolo fa vedere sprazzi di bel gioco e di solida concentrazione, dall'altro si mostra fragile al primo colpo subito da parte degli avversari. Di mezzo si inseriscono gli errori dei singoli - come quello di Romagnoli contro l'Empoli -, l'incapacità di chiudere le partite, il cinismo mancante sotto porta e un pizzico di sfortuna. Vietato, tuttavia, parlare di alibi e sfiga, ci tiene a sottolineare Gattuso, il quale non può non fare il punto della situazione circa il reparto offensivo rossonero: "Higuain non sta bene è inutile rischiare; Borini ha un problema alla caviglia, stamattina ha fatto una risonanza, ma qualcosa ci inventeremo. Gonzalo ha ancora qualche fastidio e no so se vale la pena rischiarlo per poi perderlo un mese, ma lui si conosce bene e l'ultima parola la dirà lui, come Cutrone, ma quello che sta facendo in questo momento Patrick è solo da ammirare. Vuole esserci sempre, rimane a Milanello 4/5 ore per curarsi e stringe i denti. Dobbiamo ripartire da questa sua mentalità". Prendere spunto da Cutrone e dalle sue voglia ed energia positiva può essere la ricetta giusta per questo Milan, chiamato a battere un colpo, domani, contro "una squadra che gioca un grande calcio e statisticamente vicinissima alla Juventus su tutti i fronti", avverte l'allenatore rossonero. Bisogna stringere la forbice con le prime posizioni della classifica, e lo si deve fare quanto prima, ripartendo dall'aspirazione a ritrovare la via del gol da parte di Suso e dal gioco propositivo della squadra, caricandosi attraverso la vicinanza di una dirigenza sempre "a stretto contatto" con i propri giocatori e allenatore: solo in questo modo il Diavolo può arrivare alla tranquillità giusta per infiammare la propria scalata in A, recuperando quella mentalità vincente assente da troppo tempo in uno dei club più vittoriosi della storia del calcio italiano.
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