Sinisa Mihajlovic analizza in conferenza stampa la partita interna di domani con la Sampdoria, sfida difficile ed occasione immancabile per cercare di rimanere la squadra più in forma tra quelle impegnate nella corsa salvezza.  Il tecnico parte con uno sguardo panoramico sull’incontro: “Entrambe le squadre hanno obbiettivi importanti e voglia di vincere, non sarà facile ma sarà una bella partita. Loro vengono da un derby vinto, che porta sempre entusiasmo, ma in casa giochiamo noi e, se giochiamo come sappiamo, abbiamo ottime possibilità”.  Dunque un’ultima riflessione sulla prova di Firenze, sulla quale si era dimostrato critico in fase di analisi: “Quello che ho detto su Firenze è quello che si è visto in campo. Abbiamo disputato una buona prova ma abbiamo prodotto poco dal punto di vista offensivo. I dati ci hanno mostrato che è la partita dove abbiamo creato meno da quando sono qui. Dobbiamo avere più coraggio, prenderci più responsabilità e prenderci i nostri rischi”.  Il mancato rendimento offensivo, però, non è causato da un calo fisico o da spossatezza: “Noi analizziamo i dati e questi dicono che corriamo più dell’avversario, fisicamente stiamo bene. Una squadra non può essere in forma una settimana e la settimana dopo no. Ci può stare una prova meno brillante, non bisogna sentirsi viziati dal rendimento recente: è vero che nelle ultime sei settimane saremmo primi in classifica ma non dobbiamo scordarci da dove arriviamo, bisogna essere obbiettivi. Il Bologna non è il Real Madrid, che se va a Firenze e pareggia vuol dire che ha giocato male. Abbiamo creato meno, quello sì. Non sono d’accordo nel sentire e leggere che il Bologna è stanco, perchè non è così”. Il discorso si sposta poi sulla situazione infortunati: “Destro è recuperato, non ha chiaramente i 90 minuti nelle gambe ma mezzoretta la può fare. Stesso discorso vale per Edera: ha avuto un lungo problema alla spalla, è recuperato ma non è pronto per giocare dall’inizio. Entrambi possono essere utili a partita in corso” . L’assenza più grave però, come noto, riguarda lo squalificato Mithcell Dijks: “Per sostituirlo non è che abbiamo tante scelte: abbiamo provato due cose diverse e oggi ho un ultimo allenamento per valutare. Poi vedremo cosa mi dirà il cuscino stasera, la notte porta consiglio”. Il tecnico dedica qualche minuto anche alla Sampdoria, società che l’ha valorizzato sia come calciatore che come allenatore: “Sarà sempre casa mia. Sono andato là da giocatore in un momento difficile e ho passato quattro anni perfetti. Mi sono sentito in debito verso di loro, e penso di averlo ripagato da allenatore, quando ho preso in mano la squadra per salvarla e l’anno dopo siamo andati in Europa.” Il Bologna è l’unica squadra tra le dirette contendenti a giocare quattro delle restanti sei partita in casa: “Potrebbe essere un vantaggio. Domani mi aspetto uno stadio pieno come c’è sempre stato in tutte le situazioni. Se poi a fine partita i tifosi saranno contenti applaudiranno, se non lo sono fischieranno: l’importante è che durante la partita ci sostengano perchè i ragazzi se lo meritano.” Il Bologna ha effettivamente cominciato a rendere bene al Dall’Ara, ma per ora non basta perchè molte squadre della classifica di destra hanno accelerato i ritmi. Sinisa però accetta di buon grado la competizione: “È più bello così: se non acceleri rimani indietro ed è giusto che molte squadre l’abbiano fatto. A parte la Juve, le altre son tutte lì a lottare per qualcosa, dall’Europa alla salvezza. Anche Genoa e Parma, squadre che un mese fa pensavano di essere salve, ora rischiano di essere tirate in ballo e non è una situazione semplice per loro perchè una volta che stacchi la spina poi è dura riattaccarla. Noi come sempre dobbiamo guardare solo a noi stessi e pensare ai nostri punti”. Una riflessione non poteva non essere fatta su quanto visto in Juventus-Ajax, dalla quale ne esce una considerazione importante anche per il Bologna: “È la forza della gioventù, e delle motivazioni che si trovano in partite del genere. I ragazzi dell’Ajax vanno in campo con la testa libera e senza troppe preoccupazioni, per divertirsi e per giocare a calcio. È lo spirito che vorrei anche dalla mia squadra: senza pensare troppo al risultato ma per divertirsi, sapendo che se fanno una grande prestazione, con la testa libera, il risultato ne è diretta conseguenza. Più si è tesi e preoccupati e meno si gioca bene, avendo meno possibilità per vincere.” Domani il pericolo numero uno si chiama Quagliarella: “Ci ho parlato l’anno scorso quando sono andato a vedere qualche allenamento di Giampaolo e gli ho fatto i complimenti, lui mi ha risposto scherzando ‘non ci sono più i difensori di una volta mister, è più facile’. Speriamo domani faccia il bravo: dipende anche da noi.”
Calciomercato Bologna, due difensori sul taccuino di Sabatini
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