I granata affronteranno la squadra che ha segnato meno in trasferta. Confermati gli 11 di domenica scorsa, con Niang al centro dell'attacco e Belotti in panchina.

-di Alberto Gervasi-

Vincere per due motivi: dare seguito alla prestazione di Bologna e riscattare il secondo tempo contro il Sassuolo. Il Torino che si presenta alla terza di ritorno è una squadra che, a piccoli passi, sta metabolizzando i dettami del nuovo allenatore. Domani, contro l’ultima della classe Benevento, le insidie non mancheranno, e le motivazioni dovranno essere più importanti della voglia di specchiarsi che questa squadra tende ad avere, e che Walter Mazzarri sta cercando di trasformare in concretezza. L'allenatore toscano ha avuto la rosa ai suoi ordini per tutta la settimana, portando avanti un lavoro di conoscenza degli elementi a disposizione e di analisi tattica di alcune situazioni capitate nelle ultime due gare. La formazione granata ha perso troppi punti con le piccole, e ha esigenza di vincere per non allontanarsi troppo dalla zona Europa League che, anche se in maniera velata, è l’obiettivo di una società che ha scelto un allenatore ambizioso per raggiungerlo. Questo turno di campionato, in particolare, potrebbe essere importante per un avvicinamento decisivo verso chi è più in alto in classifica: l’Atalanta, che dista 1 punto, giocherà in trasferta contro il Sassuolo, mentre il Milan avrà un turno complicato a San Siro contro la Lazio. La Sampdoria, che occupa il 6° posto, farà visita alla Roma nel posticipo di lunedì. L’impegno più facile, in questo senso, è proprio quello del Torino, chiamato a vincere e convincere davanti al proprio pubblico contro una formazione che ha segnato appena 3 gol in trasferta.L’obiettivo, così come dichiarato da Mazzari nella conferenza stampa della vigilia, è quello di riproporre quanto di positivo si è visto nel match contro il Bologna, abbandonando quella frenesia che, invece, ha caratterizzato la ripresa di Reggio Emilia. Interpretare al meglio, quindi, i vari momenti della gara, e cercare di capitalizzare le occasioni. L’infermeria sembra essersi svuotata del tutto: capitan Belotti ha lavorato con la squadra e solo nella rifinitura di oggi si deciderà sull'impiego. Se la punta darà al tecnico le risposte che si aspetta, potrebbe andare in panchina ed essere protagonista di uno scampolo di gara, una quarto d’ora circa. Anche il giovane Edera è vicino al rientro, mentre Lyanco ne avrà ancora per una ventina di giorni. Sul modulo da impiegare, invece, mister Mazzarri non ha dato certezze, parlando di una squadra che ha bisogno di metabolizzarne alcuni per variare a partita in corso. Le sensazioni sono quelle di una riproposizione del 4-3-3 che la formazione granata ha utilizzato negli ultimi tempi, con Niang centrale in un attacco completato da Iago Falque e Berenguer, in vantaggio su Ljajic. In difesa saranno in campo i 4 di domenica scorsa, con Molinaro sull’out sinistro al posto di Ansaldi, che non ha i 90’ nelle gambe. Centrocampo confermato con “el general” Rincon in cabina di regia. Più facile, quindi, che nella testa di Mazzarri ci sia la volontà di far esprimere i suoi ragazzi con un modulo che conoscono, pensando di passare al 3-5-2 a gara in corso per gestire, magari, una situazione di vantaggio. Probabile Formazione (4-3-3): Sirigu; De Silvestri, N’Koulou, Burdisso, Molinaro; Baselli, Rincon, Obi; Iago Falque, Niang, Berenguer. All. Walter Mazzarri.
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