Gigi Moncalvo ha parlato a 360 gradi della Juventus a Visione TV, soffermandosi sulle figure di John Elkann e del presidente dimissionario Andrea Agnelli. Ecco le sue parole di fuoco, raccolte per voi da Il Pallone Gonfiato
 

John Elkann? Pensate agli aiuti a causa della pandemia che ha avuto dal Governo Conte: 6.7 miliardi di euro garantiti dalla Banca Intesa San Paolo, vi rendete conto? Il Governo Conte ha aiutato un’industria, una società e un gruppo economico che ha portato dall’Italia senza pagare le tasse, trasferendo addirittura le sedi ad Amsterdam per non pagare le tasse. L’impunità di questa gente deriva dalle relazioni internazionali (...). Pensano solo ai loro sporchi interessi.

Elkann è dov’è adesso per tre botte di culo. Tre morti: la morte di suo nonno Giovanni Agnelli, la morte di suo cugino Edoardo Agnelli, il quale avrebbe potuto avere dei diritti ereditari e quindi impedirgli la scalata al potere, terzo ha avuto la botta di culo di Sergio Marchionne. In vita prima e poi con una morte prematura dopo. Una botta di culo che ti permette di ereditare da tuo nonno, di ereditare da tua nonna delle montagne di denaro, e di avere l’italo svizzero Marchionne che ti sistema il baraccone e poi muore. Meglio di così non si può vivere”

Moncalvo ha pure parlato di Andrea Agnelli, rilasciando il seguente punto di vista sulla sua figura dal punto di vista etico: “C’è un particolare da mettere in luce e che non è stato riportato dalla stampa: Andrea Agnelli da parte di un altro importante organismo, il più importante della famiglia Agnelli, ovvero la Giovanni Agnelli BV che ha sede ad Amsterdam. La Giovanni Agnelli BV è la vecchia Accomandita Giovanni Agnelli IC Sapaz la quale aggruppa tutte le partecipazioni dei vari rami della famiglia all’interno del gruppo. Quindi questa Giovanni Agnelli a sua volta, controlla una grande fetta di Exor. La Giovanni Agnelli BV quindi raggruppa le quote in proporzioni diversa di John Elkann, insieme a suo fratello Lapo e sua sorella Ginevra, controlla le quote di Andrea Agnelli e di Anna Agnelli, cioè il ramo della famiglia che faceva capo a Umberto Agnelli, e sono i secondi come quantità di quote (...). Da questo organismo così importante, Andrea Agnelli non ha dato le dimissioni, primo perché non si tratta di una società quotata in borsa, quindi non c’è nessuna esigenza nei confronti del mercato interno e degli azionisti esterni. Ciò è una doppia aggravante perché se tu dalla Exor e dalla Stellantis ti sei dimesso o sei stato costretto a dimetterti per ragioni etiche, per colpe etiche, per addebiti giudiziari che poi arriveranno a giudizio e può anche darsi che ne esca pulito...vuol dire che all’interno della famigli, ovvero i tuoi rami familiari, i cugini e il tuo parentato, non è turbato dalla tua presenza, non è turbato dal tuo comportamento poco etico, non è turbato dalle tue violazioni del codice etico. Il codice etico tutte le società lo hanno, ma vedete che vale solo per il fattorino che viene preso a rubare i soldi dal cassetto, oppure per colui che viene licenziato. No, il codice etico vale dal più basso in grado, ovvero l’ultimo dei fattorini, ma soprattutto vale per gli altissimi livelli. Loro devono essere l’esempio per tutti i dipendenti ma all’interno della famiglia Agnelli, questo problema non si pone e quindi lì è rimasto seduto Andrea Agnelli”

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