Il Torino riceverà oggi alle 15 il Parma di D'Aversa. Squalificato Meité, Soriano è in vantaggio su Lukic per una maglia da titolareSquadra che vince non si cambia. Soprattutto se l'insistenza su un quadro tattico fisso sta finalmente portando, oltre ai punti, pure prestazioni di livello e risposte importanti dal punto di vista caratteriale. E anche questo conta nell’economia di una stagione che deve finalmente svoltare. Il Torino che oggi alle 15 riceverà il Parma in realtà cambierà solo un uomo, a centrocampo, vista la squalifica di Meité. Il casting per sostituirlo comprende sia Soriano che Lukic: l’italo-tedesco (in questo momento in chiaro vantaggio per prendersi la maglia da titolare) garantirebbe inserimenti offensivi e potrebbe agire a sostegno delle due punte, senza dimenticare di allinearsi agli altri compagni di reparto in fase difensiva. L’innesto di Lukic, invece, trasformerebbe il centrocampo in un reparto dai piedi raffinatissimi. Il giovane serbo fino ad ora ha collezionato solamente 43 minuti in campionato, è un regista puro e agirebbe al centro del reparto, supportato da Baselli (tecnico anche lui ma anche tatticamente prezioso con i suoi movimenti) e Rincon. Mazzarri, vista l’assenza di Meité, sarà stato sfiorato dal pensiero di provare il tridente Iago Falque-Zaza-Belotti dall’inizio, ma finirà per privilegiare il classico 3-5-2 che sta garantendo gara dopo gara punti e prestazioni di livello. Il Parma di D’Aversa arriva all’Olimpico con lo sfavore del pronostico e una serie di statistiche in negativo: la formazione ducale è il quintultimo attacco della serie A con 10 gol, al penultimo posto per tiri totali (79, uno in più del Chievo, ma solo 42 verso la porta) e cross (38 utili, 31 sbagliati). La difesa crociata subisce, e anche tanto, durante le partite, e il dato è confermato dal primo posto nella classifica delle parate (57) che il portiere Sepe ha dovuto compiere. Nel 4-3-3 dell’allenatore emiliano sono gli esterni d’attacco e le mezzeali a fare la differenza. A destra l’inserimento di Gervinho in avanti è bilanciato dalla presenza di Iacoponi come terzino, più bloccato rispetto al collega Gobbi che ha più possibilità di spinta grazie al lavoro di Barillá in mediana e i movimenti ad accentrarsi di Siligardi. Difesa di esperienza con elementi come Bruno Alves e Gagliolo (oltre a Gobbi), mentre in attacco Inglese può assicurare quei gol che serviranno per la salvezza. L’impressione, però, è che se gli esterni non lavorano bene, anche la punta ex Chievo ne risente. Da questo punto di vista, per il Toro sarà fondamentale il lavoro dei laterali nel terzetto difensivo Izzo e Djidji (titolare nuovamente). Mazzarri confermerà gli uomini che hanno pareggiato contro la Fiorentina e stravinto con la Samp. Detto di Meité e del possibile innesto di Soriano in mediana, Aina continuerá a presidiare la fascia sinistra, con De Silvestri dall’altro lato. Ansaldi andrá in panchina, in attesa di riassaggiare il campo che manca dalla seconda di campionato contro l’Inter. Davanti Iago svarierá su tutto il fronte, preferendo partire da destra, nel tentativo di rifornire capitan Belotti, ancora assente dai convocati di Mancini in Nazionale. Toccherá a lui, domani, far ricredere il commissario tecnico e lanciare il Toro nella volata europea. Probabile Formazione (3-5-2): Sirigu; Izzo, N’Koulou, Djidji; De Silvestri, Soriano (Lukic), Rincon, Baselli, Aina; Iago Falque, Belotti. All. Walter Mazzarri
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