Sinisa Mihajlovic (ph. bolognafc.it)

Deve essere il territorio. Intendo questa idiosincrasia alla difesa, che dal calcio passa al basket e investe, al momento, Bologna e Fortitudo. Mihajlovic è stato un eccellente terza linea che sortiva verso l'attacco quando c'erano da battere mirabili calci di punizione ma non insegna, o quantomeno non riesce a trasmettere, concetti di minima attenzione difensiva: il Bologna è stato largamente insufficiente per tutto il campionato. Sacchetti ha segnato quasi 14 punti di media partita in carriera e non può certo essere definito uno stopper. Diciamo che subire 90 punti in casa al pronti via con un'incompleta Reggio Emilia non è esattamente un avvio perfetto. Ma c'é tempo per rimediare.

Credo che questo aspetto comunque diventi dirimente per il Bologna del futuro. Che ha, al momento, una difesa irrobustita da martedì prossimo, con De Silvestri (onesto routinier svincolato, va bene), un centrocampo promettente tra Schouten, Dominguez e Baldursson (oltre ai veterani), il solito attacco - Barrow, certo - e il solito portiere. 

E' vero che il Napoli cede Allan per prendere Boga, però noi siamo ancora più indietro, dato che è meglio che non ci indeboliamo, essendo arrivati dodicesimi. E' molto presto per trarre qualunque tipo di conclusione, ma le parole di Fenucci a Pinzolo sono state chiare: acquisti di poco nome, crescita graduale, consapevolezza dei limiti. Deludenti ma sincere. Poi, deludenti: io mi aspetto poco sul piano sportivo e ricevo poco. Non posso dirmi deluso, non sarei coerente.

Io non so se i rapporti interni siano ancora quelli dell'estate scorsa. Credo che la gratitudine del club verso una salvezza insperata sia fotografata nel contratto per il tecnico, economicamente abnorme rispetto alla caratura tecnica dei rossoblu. Chiaro che compensare molto lui per i meriti acquisiti significa essere sparagnini sull'acquisto dei giocatori. Si tratta di vedere se il mister digerisce questo assunto o ne è disturbato. E si tratta pure di considerare se le disavventure di questa estate (nulla di paragonabile, per fortuna, al dramma del 2019) hanno o no lasciato una incrinatura. Il gruppo squadra....dipende dai punti fatti, e uno a partita post lockdown è poco. La cosa che non deve succedere è che Sinisa si riduca a "recitare" una parte, quella del duro sempre in prima linea quando però i colonnelli sono più "inseriti" del generale. Fosse così, non sarebbe buono per nessuno. Tanjga e De Leo non sono lì per fare i capi. Non ne hanno competenze e presenza.

Mihajlovic sa di avere sbagliato in Sardegna, e forse per questo gli capita di reagire con fastidio e ira, da "tifoso", a critiche anche preconcette, anche eccessive, anche "estranee" al mondo calcio (e perciò forse, alla fine, perfino trascurabili). Lui sa di essere divisivo ma deve anche valutare che solo qui, in questa città bella e pigra, colta e un filo rincoglionita, grata al limite della devozione, uno si mette per fretta e distrazione un paio di braghini della Lazio e nessuno gliene fa una colpa. Non parliamo dello screzio con un giornalista: forse prende pure un applauso. 

Eppure, con tutti i suoi limiti, un'altra Bologna non la trova. Nè economicamente né professionalmente né umanamente. Valuti questo prima di ogni comportamento perché ci meritiamo il rispetto e l'affetto che gli abbiamo dato. E che lui si è guadagnato, prima di tutto, con un autentico miracolo sportivo. Il prossimo basta farlo a metà. Tipo insegnare ai difensori che ha (altri non gliene comprano) come marcare. Se vuole, può farlo. E bene. 

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