Cragno 6: dopo un primo tempo da spettatore, incassa due reti da De Silvestri e Arnautovic. Incolpevole in entrambe le realizzazioni rivali. 

Zappa 6+: il migliore della difesa disegnata in campo da Mazzarri. Al 29' ha l'occasione di portare in vantaggio i suoi dopo un'ottima ripartenza rifinita dall'assist di Deiola; il difensore del Cagliari, però, non ha né la lucidità, né la potenza giuste per battere Skorupski nonostante l'assenza di marcatura avversaria. Dall'88' Pereiro sv.

Godin 5,5: non è più il difensore apprezzato a Madrid per motivi anagrafici. Viene inevitabilmente risucchiato nel caos difensivo di una squadra in netta difficoltà psicologica. 

Carboni 5: in occasione dell'1-0 del Bologna, si fa sorprendere dal velo di Arnautovic volto a scardinare l'ordine difensivo del Cagliari e a permettere alla verticalizzazione di Medel di giungere direttamente sui piedi dell'autore del gol De Silvestri. E' questa la grande pecca di una partita degna della sufficienza per soli 45'. La sostituzione è la punizione scelta da Mazzarri dopo 24 giri d'orologio nella ripresa. Dal 69' Caceres 4: non è in condizione fisica e neanche in quella psicologica giuste per entrare in una partita del genere. Quello che combina al 90' è da notte di Halloween con un giorno di fuso orario. Giusta l'espulsione per il difensore uruguaiano.

Lykogiannis 5,5: al 50' si dimentica totalmente di adempiere al compito di difendere l'area dall'attacco della profondità di De Silvestri. La diagonale è un optional e il risultato si vede sia sul campo del Dall'Ara sia, in classifica, semmai ce ne fosse ulteriore bisogno, per la formazione cagliaritana. Allo scadere, di sinistro, si vede negare l'1-1 da uno strepitoso Skorupski. 

Nandez 6-: il ruolo di quinto difensore in fase di copertura deciso da Mazzarri limita la capacità dell'uruguaiano di rendersi pericoloso in fase offensiva. Siamo sicuri che sia questa la giusta posizione del centrocampista all'interno del rettangolo di gioco?

Deiola 5,5: la sua partita inizia male e finisce decisamente peggio. Dopo un primo quarto d'ora di sonnolenza, il centrocampista classe ‘95 prende le misure garantendo i giusti rifornimenti alle poche manovre d’attacco sarde. Peccato che, nelle medesime occasioni, i tempi di recupero della posizione siano decisamente troppo lunghi. Scompare completamente nella ripresa. Dal 69' Farias 5,5: apporta una velocità più alta nelle azioni offensive del Cagliari, ma la condisce di troppi errori in fase di appoggio e rifinitura. 

Strootman 5: lontanissimo parente del centrocampista apprezzato nella Roma qualche anno fa. Non verticalizza mai e mostra una lentezza degna di nota, negli annali del calcio, nel ripiegare e dare una mano in fase di copertura. Dare all'olandese del ‘fantasma’ è un complimento. Dal 59' Bellanova 5,5: entra per garantire ulteriore attenzione difensiva in un reparto allo sbaraglio, ma modificando l'ordine degli addendi il risultato non cambia, anzi raddoppia (per il Bologna). Al 96' viene portato al parco da Sansone e propizia l'assist di quest'ultimo per il 2-0 di Arnautovic.

Marin 6,5: al 41' firma la seconda azione pericolosa del Cagliari e della partita disegnando una traiettoria a scendere, su punizione, che si perde di poco alta sulla porta difesa da Skorupski. E' l'ultimo a mollare di una nave allo sbaraglio.

Pavoletti 6: gioca un'intera partita da boa e si sacrifica in fase di possesso palla dei suoi scendendo sino alla linea del centrocampo per aiutare i compagni ad alzare il proprio baricentro. Se poi gli altri protagonisti in completo azzurro non ripagano quasi mai i suoi sforzi con i giusti rifornimenti nell'area rivale, incidere, per l'attaccante classe '88, diventa inevitabilmente durissima.

Pedro 5,5: uno dei più pimpanti in un primo tempo in cui è la sonnolenza a farla da padrone. L'involuzione del Cagliari dei secondi 45' più recupero colpisce anche il brasiliano.

Mazzarri 4,5: imbriglia bene il Bologna annullando le trame offensive dei ragazzi di Mihajlovic nella frazione iniziale del match. La ripresa è da top five horror per il tecnico toscano e per il Cagliari, capaci di rimpiazzare quanto di buono fatto nei primi 45' con un abbassamento del baricentro incomprensibile alla luce del risultato ancora favorevole e dell'ultima e solitaria posizione in classifica. Aggiungiamo l'eccessivo nervosismo finale di alcuni protagonisti della formazione sarda e la disfatta è servita. Probabilmente l'attuale allenatore del Cagliari non mollerà, ma traballa sempre più su una panchina a dir poco scricchiolante. 

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