Sebbene la testa sia proiettata al ritorno dei quarti di Europa League contro lo Sporting Lisbona in programma giovedì, la Juventus non può e non deve perdere di vista l’obiettivo qualificazione Champions, la cui rincorsa complice la penalizzazione di 15 punti, è stata interrotta dalla nottata indigesta dell’Olimpico contro la Lazio dell’ex Sarri. 
 

La classifica attualmente recita Juventus settima, a -8 dal Milan quarto. In attesa della sentenza del 19 aprile da parte del Collegio di Garanzia del Coni, i bianconeri non possono permettersi ulteriori passi falsi. Testa al  Mapei, dove ad attenderli c'è il temibile Sassuolo di Dionisi. Turnover per Allegri, il quale affida nuovamente le chiavi della porta a Perin, straordinario contro i portoghesi. A centrocampo chance dal 1’ per il classe 2002 Barbieri, che  fa così rifiatare Cuadrado. Non convocato Kean, in attacco dunque spazio a Vlahovic e Milik, con Di Maria e Chiesa pronti a subentrare. Dionisi dal canto suo deve fare a meno di Berardi, alle prese con noie muscolari, spazio a Bajrami nel tridente d'attacco. Queste le scelte dei due allenatori:

Sassuolo (4-3-3): Consigli; Toljan, Tressoldi, Erlic, Rogerio; Frattesi, Maxime Lopez, Henrique; Bajrami, Pinamonti, Laurentiè.  All. Alessio Dionisi 

Juventus (3-5-2): Perin; Danilo, Rugani, Gatti; Kostic, Rabiot, Paredes, Fagioli, Barbieri; Vlahovic, Milik.    All. Massimiliano Allegri
 

La prima frazione di gioco andata in scena al Mapei non resterà di certo impressa nella mente dei presenti: pochissimo da raccontare con tante imprecisioni in fase di impostazione e tanti lanci lunghi alla ricerca di Vlahovic da un lato e Pinamonti dall'altro. Entrambi quasi sempre pescati oltre la linea difensiva. Ne esce fuori un gioco spezzettato che non regala di fatto emozioni, con Perin e Consigli spettatori non paganti. Per vedere la prima azione degna di nota del match bisogna attendere il 20', dove un errore in fase di impegno da parte del debuttante Barbieri, concede di fatto una ghiotta occasione ai padroni di casa: il defilato Bajrami, servito in area da Henrique, spara alto sopra la traversa. Timida la reazione della Juventus, che arriva per lo più da calci piazzati: Bremer di testa, per ben due volte, però pecca di precisione. Nulla più, tant'è che l'arbitro manda tutti negli spogliatoi senza concedere alcun minuto di recupero. 

Nella ripresa i ritmi sono decisamente più vivaci, complice l'ottimo inizio dei padroni di casa e l'inserimento di Defrel al posto di uno spento Pinamonti. L'ingresso del francese porta dinamicità all'attacco del Sassuolo, che approccia decisamente meglio la seconda frazione di gioco rispetto ai bianconeri, tant'è che Perin ha il suo bel da fare per tenere a galla i suoi, respingendo una conclusione a giro dalla distanza di Laurentiè prima, e un colpo di testa ravvicinato sugli sviluppi di un calcio d'angolo poi da parte proprio del neo entrato.

L'occasionissima Sassuolo spaventa Allegri, il quale decide di correre ai ripari: dentro Cuadrado e Di Maria, fuori Barbieri e Milik. Il doppio cambio scuote i bianconeri, che arrivano alla prima conclusione della partita al minuto 58, quando Danilo lascia partire un destro dalla distanza, sul quale però Consigli, fin qui inoperoso, non si fa trovare impreparato. E' un fuoco di paglia, perchè le redini del match sono saldamente nelle mani, pardon nei piedi dei padroni di casa, che assediano letteralmente la metà campo bianconera. A ridosso del 60' doppia clamorosa occasione: Bajrami imbuca per Henrique, la palla passa e supera Perin ma Gatti salva sulla linea. L'azione prosegue con l'ex Empoli che calcia al volo, clamoroso flipper all'interno dell'area, Gatti stavolta rischia l'autogol deviando la palla sul palo. E' il preludio al gol, che di fatto arriva al 64': sull'ennesimo angolo Fagioli non riesce a liberare, Defrel ne approfitta e fulmina Perin con un sinistro nell'angolino. 

La posta in palio è importantissima. Lo sa bene Allegri, che in campo anche Chiesa e Miretti. Tutti i big sul rettangolo di gioco del Mapei cambiano di fatto volto a questa Juventus, che schiaccia il Sassuolo nella propria metà campo, alla disperata ricerca del pari. Scampoli di partita anche per Paul Pogba. Un super Consigli però, al pari del collega, nega la gioia del gol ai 4 mila tifosi bianconeri presenti sugli spalti, deviando in angolo con uno straordinario colpo di reni la battuta di testa ravvicinata di Rabiot. Poco dopo è la volta del fideo Di Maria, bravo a saltare in dribbling un avversario, non altrettanto nella conclusione, alta sopra la traversa. La pressione dei bianconeri, lascia inevitabilmente il fianco scoperto al contropiede del Sassuolo, che al minuto 85 grazia letteralmente le Vecchia Signora, sciupando una ghiotta occasione con il neo entrato Harroui, il quale calcia alto davanti a Perin. I minuti scorrono inesorabilmente e neanche i cinque minuti di recupero bastano alla Juventus ad evitare la sconfitta, la seconda consecutiva in campionato. 
 

La squadra di Allegri arriva nel momento clou della stagione sulle gambe, complice la rimonta a seguito delle vicende giudiziarie. C’è però da interrogarsi sul perché questa squadra, nonostante la qualità dei singoli, non riesca ad esprimersi come dovrebbe. A Max Allegri l’ardua sentenza. Vittoria meritata invece da parte del Sassuolo dopo un primo tempo di raro grigiore, che conquista così la matematica salvezza dopo un girone d'andata alquanto complicato. 

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