Domani sera alle ore 20:45 la Lazio ospiterà i nerazzurri di Inzaghi. Ecco cosa ha detto il tecnico biancoceleste in conferenza stampa:

Domani la Lazio affronta il miglior attacco della scorsa stagione. Che prova si aspetta dalla linea difensiva?
“Dalla linea difensiva, la linea difensiva è riduttivo. L’Inter è forse la squadra più forte del campionato, sia tecnicamente che fisicamente. Ha dei valori assoluti di grandissimo livello, è tra le favorite per vincere il campionato. Non è facile affrontarla, fare una fase difensiva di alto livello dipende da tutta la squadra, non solo dalla linea dietro. Spero che la squadra possa confermarsi”.

Ora comincia il tour de force con il calendario. Sta pensando già alle rotazioni?
“Non faccio rotazioni scientifiche, le faccio in base a quello che vedo durante gli allenamenti. Penso partita dopo partita. Programmare le rotazioni oggi secondo me è un errore, penso che le rotazioni verranno naturali a un certo punto. Ci saranno gli acciaccati e i giocatori stanchi, ora non penso a quello che succederà tra 10 giorni”.

Le palle inattive saranno un pericolo?
“L’altezza dell’Inter non è un problema solo per noi, ma per tutte le squadre. Alla fisicità in area abbinano giocatori che calciano bene da fermo. Una mossa di Inzaghi? L’unica che mi viene da pensare come possibile sorpresa è Gagliardini nella zona di Milinkovic”.

Inzaghi è tra gli allenatori top italiani?
C’era già alla Lazio, ha fatto un ciclo importante. Adesso allena una squadra potenzialmente più forte ed entra in un numero più ridotto ancora. Il mio compito non è quello di cancellare Inzaghi, che deve essere ricordato con piacere, ma di fare risultati ed essere amato dal popolo laziale”.

L’esito è scontato domani?
“Nelle due partite dello scorso anno abbiamo dimostrato di poterci stare dentro, soprattutto nella partita secca. Poi Sampdoria e Napoli? Non ci daranno delle risposte, ma dei segnali. Siamo nelle condizioni di un maratoneta che deve fare un tot di chilometri. Non ci sarà nulla di definitivo al 5 chilometro”.

Preoccupato dalla fase offensiva?
“Ci può mancare un pizzico di brillantezza nei giocatori che fanno la differenza nella fase offensiva. Non sono preoccupato anche perché a Torino abbiamo avuto 6 palle gol nette. L’anno scorso la nostra percentuale di realizzazione era altissima, adesso non lo è, anche per un motivo fisico”.

Il terzino sinistro lo vorrebbe più simile a Lazzari?
“Non devo sceglierlo, c’è chi lo fa di lavoro perché devo farlo io? Penso alla partita in questo momento, sono preoccupato per voi, tra 4-5 giorni finisce il mercato, non so di cosa parlerete”.

Il momento di Felipe Anderson?
“Ogni tanto ha questi momenti, adesso è giustificato anche per la condizione. Ci sta mettendo tutti, gli manca un pizzico di brillantezza. Non è vero che la sua applicazione difensiva incide sulla prestazione offensiva”.

Basic?
“Con il Bologna ho fatto una scelta tattica. È un buon giocatore, ha iniziato la stagione con il piglio giusto e mi sembra cresciuto a livello di personalità e iniziativa. Lo vedo più presente rispetto all’anno scorso. Ora credo sia pronto per un’evoluzione positiva”.

Il gol dell’anno scorso di Felipe Anderson fece nascere delle polemiche, anche se a livello di regolamento sportivo è giusto…
“È giustissimo anche da regolamento morale, bastava che loro non tirassero in porta. Mi aspetto una Lazio arrabbiata, l’Inter non lo so”.

Vecino?
“Ha fatto una partita ordinata, ha fatto benino ed era difficile pretendere di più. È appena arrivato, ha fatto una preparazione da solo, per forza deve ancora crescere. Mi è piaciuto come si è posto al gruppo”.

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