I feroci commenti sessisti scatenati dalla foto della guardalinee Guadalupe Porras, pubblicata sull'account Instagram della Gazzetta dello Sport, hanno sollevato una tempesta di indignazione online. Questi commenti, purtroppo, non fanno altro che confermare un triste dato di fatto: nell'ambito sportivo, così come nella vita quotidiana e nel mondo del lavoro, le donne devono ancora affrontare pesanti pregiudizi.

"Vedi che succede ad uscire dalla cucina", "In cucina al massimo si tagliava un dito", "Mancanza di visione laterale. Tanto per ricordarci che uomini e donne non sono uguali". Questi sono solo alcuni degli aberranti commenti che dimostrano quanto la misoginia sia ancora presente nel mondo dello sport. 

L'incidente sul campo: ecco cosa è successo

Guadalupe Porras
Guadalupe Porras

L'immagine che ha scatenato la polemica ritrae la guardalinee donna Guadalupe Porras durante la partita Betis-Athletic Bilbao, in cui si è scontrata violentemente con una telecamera mentre seguiva un'azione di gioco. Il volto insanguinato della guardalinee ha suscitato commenti unanimi del tipo "sei una donna, cosa ci si poteva aspettare?". La sua sostituzione dopo appena 15 minuti ha dato il via a una nuova battaglia di commenti online, rivelando il lato oscuro e sessista di alcuni utenti.

Guadalupe Porras
Il post su Instagram sulla pagina della Gazzetta dello Sport

I commenti misogini sotto l'immagine di Porras mettono in luce la persistente mentalità arretrata che associa le donne a ruoli tradizionalmente domestici, negando loro valore e competenza nello sport. Uno studio commissionato da eBay lo scorso anno ha evidenziato che, nonostante una crescente passione delle donne per il calcio, quasi il 40% degli italiani considera ancora questo sport "maschile". Questi pregiudizi sono ancor più forti nella fascia di età 18-35 anni, dove uno su quattro cercherebbe di dissuadere una bambina dal praticare il calcio per timore di discriminazioni.

Il ritardo culturale

Questi dati rivelano una dolorosa verità: il calcio, e lo sport in generale, rimangono territori ostili per molte donne a causa di pregiudizi culturali radicati. Mentre le tecnologie avanzano rapidamente, la nostra società sembra essere indietro nel comprensione e nell'accettazione della parità di genere. I commenti sotto la foto di Guadalupe Porras sono un campanello d'allarme che ci invita a riflettere su come affrontiamo il cambiamento e a smettere di normalizzare comportamenti sessisti.

In un'epoca in cui la povertà educativa e l'ignoranza emergono sempre più, è fondamentale sfidare tali pregiudizi e promuovere una cultura di rispetto e uguaglianza. Gli insulti sotto l'immagine di Guadalupe Porras non devono essere normalizzati. Non stiamo cercando l'uguaglianza assoluta tra uomini e donne, ma piuttosto il riconoscimento e il rispetto dei diritti uguali per tutti. La strada per il cambiamento inizia con la consapevolezza e l'azione contro le mentalità arcaiche che persistono nel mondo dello sport e oltre.

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