L'Inter spreca Mandzukic no. Esame superato per la Juve che con la vittoria di questa sera stabilisce l'ennesimo record in Serie A.Vincere partite come queste non è mai semplice nemmeno se ti chiami Juve. L'Inter ha alzato bandiera bianca allo Stadium, ma la prestazione, soprattutto nella prima frazione, è stata molto convincente. La qualità dei campioni d'Italia e la voglia di vincere ha prevalso anche in questa occasione e per la sesta volta è arrivata la vittoria dopo aver pareggiato nel primo tempo. Allegri ha confermato lo stesso 11 che ha battuto la Fiorentina la scorsa giornata, mentre Spalletti un po' a sorpresa ha inserito Miranda e Gagliardini al posto di De Vrij e Vecino. L'inizio di gara è stato molto bloccato con le due squadre attente e schierate praticamente a specchio. Gagliardini nella prima frazione è stato molto abile a inserirsi alle spalle dei centrocampisti juventini; in posizione da trequartista riusciva a creare superiorità e il pacchetto arretrato dei bianconeri ha faticato a prendere le misure. Molto interessante è stato il duello tra Cancelo e Politano. Ad inizio gara il portoghese era ritornato ad occupare l'out di destra, ma Allegri è tornato sui suoi passi per provare a dare maggior peso specifico a sinistra e trovando scambi più veloci con Mandzukic e Matuidi abili a staccarsi per ricevere palla. L'esterno interista ha modificato la sua posizione naturale per consentire ai centrocampisti più tagli in verticale, dando più fastidio a Cancelo allargandosi maggiormente sull'esterno. L'ottimo lavoro in copertura di Brozovic ha consentito di bloccare sul nascere le poche sortite offensive bianconere, con Dybala che è stato molto impreciso nel dettare l'ultimo passaggio. Ronaldo e Mandzukic hanno svariato molto meno rispetto al solito e questo ha favorito le chiusure di Miranda che è riuscito a contenere in maniera ordinata l'asso portoghese.Nella ripresa l'Inter ha iniziato come aveva finito, ovvero pressando molto alto per bloccare sul nascere l'inizio di manovra dei padroni di casa. Allegri allora cambia volto tatticamente passando al 4-4-2 con Mandzukic largo a sinistra che ha ristabilito la parità numerica sulle fasce è questa e stata la chiave di svolta del match. La spinta è stata continua e le sovrapposizioni di Cancelo non sono mancate neanche questa volta. Il numero 20 bianconero è stato ancora una volta decisivo confezionando l'assist per il gol di Mandzukic. L'uomo dai gol pesanti, dopo essere andato a segno contro Lazio, Napoli e Milan, si è ripetuto anche in questa occasione. La Juve supera il secondo esame dopo quello di Firenze e continua questa marcia trionfale. Un successo frutto del lavoro dei dettagli che è riuscito a trasmettere Allegri in questi anni a Torino. L'Inter ha dimostrato tutto quello che di buono ha fatto in questa prima parte di stagione. I 14 punti di svantaggio non hanno rispecchiato la differenza in campo. Il palo di Gagliardini frullerà ancora nella testa di Spalletti, che forse dal canto suo ha forse affrettato alcuni cambi. Aver tolto Politano è stata una mossa azzardata perché i suoi non sono più riusciti a sfondare nell'uno contro uno. 14 sono anche le vittorie in queste 15 giornate e rappresentano un nuovo record per la Serie A. La consapevolezza dei propri mezzi e il sacrificio di squadra sono il segreto di questi primati che non possono non spaventare le avversarie. Ora testa alla Champions League, per conquistare matematicamente il primato del girone.
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