Tanto per non smentirsi, Mourinho ne combina un'altra delle sue. Sebbene la sua Roma abbia espugnato il Mapei Stadium, il tecnico portoghese si è presentato in sala stampa con aria tutt'altro che soddisfatta, e ha sorpreso tutti rispondendo ai giornalisti in lingua madre. Sì, in portoghese. Decisione sorprendente, che rappresenta di fatto una protesta all'indirizzo degli organi competenti, in particolare della procura della Figc, la quale ha deciso di aprire un'indagine al termine della conferenza stampa alla vigilia del match di Reggio Emilia. Nel mirino le dichiarazioni sull'arbitro Marcenaro, quest'oggi elogiato dall'ex Manchester United e Inter.

Mourinho perplesso

Nonostante la parziale smentita di Tiago Pinto, la decisione non è affatto piaciuta allo Special One, come spiegato dal diretto interessato, che ringrazia dirigenti e società per essergli stato vicino. 

Parlo in portoghese perché evidentemente il mio italiano non è sufficientemente forbito. Quando ho parlato di stabilità emotiva, ho parlato di una qualità che nella vita e nel calcio è fondamentale per poter rendere al meglio. A quanto pare non esprimo al meglio determinati concetti - come riportato dal traduttore -. Ringrazio la società per essermi stata vicina nelle ultime 24 ore e per avermi messo a disposizione un traduttore. Non so quanto durerà questa cosa, oggi va così, vedremo l'evolversi della faccenda. Conta molto l'aspetto emotivo, mentale per una persona. Berardi? Il FairPlay lo si fa e lo si riceve, e nel Sassuolo c'è qualcuno che non sa cosa sia. Ecco perché non ho restituito il pallone nel finale. L'importante era conquistare la vittoria, sofferta ma meritata e regalare i tre punti a questo pubblico meraviglioso che ha riempito anche quest'oggi l'impianto e il merito è tutto dei calciatori".

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