Mateo Retegui, attaccante del Tigre, ha raccontato la sua esperienza di convocazione nella Nazionale italiana in un'intervista pubblicata oggi sulla Gazzetta dello Sport. "Un giorno all'inizio dell'anno stavo tornando da un allenamento quando mio padre mi ha chiamato per dirmi che aveva una notizia molto importante. Non avrei mai immaginato di poter giocare per l'Italia, a Napoli, nello stadio che porta il nome di Diego Armando Maradona", ha detto Retegui.

L'attaccante ha poi aggiunto che non appena suo padre gli ha riferito l'interesse di Roberto Mancini, il tecnico della Nazionale, ha accettato velocemente. "Non c'era molto da pensarci", ha detto.

Retegui ha spiegato di non aver parlato direttamente con Mancini prima di venire in Italia, ma ha avuto modo di discutere con lui a Coverciano. "Abbiamo parlato tanto di tattica e di come lui intende giocare", ha detto l'attaccante, ringraziando anche tutto lo staff tecnico e i suoi compagni per l'accoglienza ricevuta.

Il giocatore ha poi parlato delle sue prime esperienze in Italia, dicendo di aver cercato di sfruttare al massimo ogni giorno per conoscere l'ambiente e il calcio europeo, che ha definito "molto diverso" da quello argentino. "Si adatta a me, mi piace molto", ha detto Retegui, aggiungendo che ora si sta preparando per essere pronto se la Nazionale italiana lo dovesse richiamare.

LEGGI ANCHE: Caso Plusvalenze Roma, Friedkin irritati. Trattative della vecchia gestione

Roma-Juve, che scontro tra Telese e Elkann: "Hai due disgrazie: sei un Agnelli e sei juventino"
Ravezzani furioso: "Antirazzismo a stadi alterni: ingiusto chiudere la curva della Juve, il pubblico ha diritto di gridare buu quando..."

💬 Commenti