Calvarese di Teramo (ph. zimbio)

Su tutti i campi di calcio si ricorda la tragica e assurda scomparsa di Daniele De Santis, un ragazzo della sezione di Lecce, barbaramente ucciso insieme alla sua compagna nella notte di lunedì del 21 settembre scorso.

Dopo aver visto la 1^ giornata, pare che il fallo di mano sia tornato ad avere un “cuore” umano, “falli” che nella scorsa stagione diventavano rigorini, oggi no. Quest’anno forse siamo sulla strada giusta, quella di punire l’intenzionalità non a prescindere e ingiustamente.

Aspettiamo il corso del campionato appena iniziato, ma credo che si sia intrapresa una corretta direzione, senza dimenticare che l’errore sarà sempre dietro l’angolo per ovvi motivi che fanno parte nell’indole umana.

TORINO - ATALANTA (2-4): Arbitro Irradi di Pistoia (Imperiale – Di Gioia), IV° Sozza, VAR: Guida, AVAR: Alassio.

L’Atalanta inizia il suo campionato come aveva finito, in modo superbo.

La prima dei granata nello stadio amico non porta bene. Nonostante un inizio scoppiettante del Toro che colpisce la traversa con Zaza liberatosi dalla marcatura di Toloi dopo che quest’ultimo è saltato a vuoto in una rimessa laterale di un avversario.

Nonostante il vantaggio dei padroni di casa il “gallo” Belotti lanciato perfettamente da Rincon all’11, la Dea porta a casa un meritato successo.

14’: il centrocampista granata Linetty va giù in area bergamasca reclamando la massima punizione, ma Irrati è così vicino che vede bene e fa giustamente proseguire. Non c’è nulla.

15’: annullata una rete ai neroazzurri. Gosens crossa in area e Muriel mette alle spalle di Sirigu ma Di Gioia segnala l’offside che il VAR conferma. Il terzino prima di crossare è già al di là della linea del fuorigioco.

39’: se Irrati avesse preso un provvedimento più drastico nei confronti di Zaza, c’era poco da dire. L'attaccante granata colpisce con una gomitata il suo diretto avversario Sutalo.

Il dubbio invece rimane al 1’ di recupero oltre al 90°: l’estremo difensore bergamasco Sportiello uscendo dai pali, colpisce la nuca di Belotti che stramazza a terra. Il penalty ci poteva stare.

Irrati, come da nuove direttive, ha diretto con uniformità.

CAGLIARI - LAZIO (0-2): Arbitro Massa di Imperia (De Meo - Fiore), IV° Di Martino, VAR: Chiffi, AVAR: Paganessi.

La prima della Lazio sul campo del Cagliari suona di 3 punti meritati. Di Lazzari al 4’ e Immobile al 74’ le reti.

I biancocelesti si dimostrano nettamente superiori ai sardi che non riescono a trovare il modo per impensierire la Lazio. Solo a 48’ Simeone spreca una facile occasione su respinta del portiere laziale Strakosha che non trattiene la conclusione dal limite dell’area di Joao Pedro.

Nulla da evidenziare, anche se Massa non era al massimo della forma. Qualche incongruenza con i cartellini e alcune indecisioni.

SAMPDORIA - BENEVENTO (2-3): Arbitro Dionisi dell’Aquila (Ranghetti - Berti), IV° Serra, VAR: Doveri, AVAR: Passeri.

Il Benevento che non ti aspetti. Nonostante sia reduce dalla cavalcata trionfale in serie B, la serie A è però tutt’altra cosa. Tuttavia i sanniti con determinazione e convinzione espugnano il Marassi contro la Sampdoria in vantaggio per 2 a 0 al 18’ del primo tempo.

La squadra di Pippo Inzaghi non ha mollato un centimetro di campo vincendo meritatamente in rimonta.

8’: Quagliarella mette in rete su assist di Bonazzoli dopo un grave errore della difesa giallorossa. Rete regolare, Glik tiene in gioco l’attaccante doriano. Ranghetti e il VAR Doveri vedono bene.

86’: rete del possibile 3 a 2 per i padroni di casa con il ceco Jakub Jankto che su assist di De Paoli mette in rete, ma Ranghetti correttamente fa annullare per la posizione irregolare di quest’ultimo.

Dionisi ha diretto bene come tutti i suoi collaboratori.

INTER - FIORENTINA (4-3): Arbitro Calvarese di Teramo (Fiorito - Liberti), IV° Maresca, VAR: Giacomelli, AVAR: Preti.

Se l’Inter è considerata la squadra “pazza” del nostro calcio nostrano, il motivo è chiaro e anche questa volta contro i viola lo riscopriamo.

Determinazione, errori e soprattutto fortuna. L’Inter a 2 minuti dalla fine prima raggiunge la Fiorentina sul 3 a 3 e poi la supera nella classica zona “Cesarini” dopo aver sofferto una gara nella quale i toscani hanno dimostrato di essere ben solidi lasciando solo alla fine l’intera posta ai padroni di casa.

Calvarese dirige una gara non facile, ma con l’esperienza la porta a termine senza patemi.

3': viola in vantaggio con Kouame su cross in area di Bonaventura. La difesa nerazzurra è impreparata con Kolarov che si fa superare dalla sfera liberando ben 2 attaccanti davanti ad Handanovic. Piccolo accenno di protesta, ma la segnatura è regolarissima.

18’: Lautaro Martinez entra in area di rigore toscana, si libera di un difensore con un dribbling stretto e subito dopo viene contrastato da Caceres con l’attaccante argentino che cade a terra. Calvarese a 5 metri e con la visuale libera, non ha dubbi ad assegnare il penalty. Giacomelli al VAR richiama l’arbitro abruzzese a rivedere le immagini e dopo l’on field review, il direttore di gara ritorna giustamente sui suoi passi annullando l’errata decisione precedente. Caceres anticipa Lautaro toccando nettamente il pallone, è invece quest’ultimo che colpisce il tallone del difensore cadendo a terra.

Partita ben diretta dal teramano coadiuvato alla perfezione dai suoi collaboratori, in primis da Giacomelli.

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