La giornalista toscana Greta Beccaglia, che nel novembre 2021 fu vittima di violenza da parte di un tifoso della Fiorentina che gli diede una pacca sul sedere, è tornata a parlare e l'ha fatto rilasciando un'intervista al quotidiano “Il Corriere della ”Sera", dove tra le altre cose ha commentato la sentenza che ha condannato l'uomo ad un anno e mezzo di carcere per violenza sessuale (pena sospesa con obbligo di frequentare un corso di riabilitazione psicologica).

Greta Beccaglia, le sue parole

SENTENZA: “Sì, sono contenta, non solo per me ma per tutte le donne. Però i soldi non li voglio, neppure un centesimo. Andranno a una onlus che combatte per i diritti violati delle donne in tutto il mondo. C’è da fare moltissimo e sarà un piccolo ma sincero contributo”.

PERDONO: “Non è importante che io lo perdoni. È lui stesso che deve perdonarsi. Mi ha sorpreso alle spalle, ha sputato sulla sua mano e mi ha palpeggiato, un atto terribile, di estremo maschilismo. Spero che abbia capito il male che mi ha fatto, e che questa condanna sia di esempio. Confido che finalmente una donna possa essere libera di fare il suo lavoro senza essere molestata. Non provo odio nei suoi confronti, solo tristezza”.

SCUSE DEL TIFOSO: “Non personalmente, non ci ho mai parlato. So che lo ha fatto in televisione, ma non mi interessa. Vorrei invece che ciò che è successo serva a far capire a lui e a tanti altri che toccare, oltretutto con violenza, il sedere a una donna, è un gesto abominevole e non un atto goliardico. Non c’è niente di allegro, nulla di carnevalesco. È solo un atto di terribile umiliazione. Una violenza”.

MESSAGGI CATTIVI: “Tanti, un esercito. Continuo a ricevere messaggi, anche in questo momento, di persone, anonime, che mi accusano di aver rovinato una persona, di essere una ragazza cattiva, senza cuore. Dicono che la colpa è mia perché mi sono messa troppo in mostra, scrivono che lui voleva scherzare. Mi sembra di essere tornata indietro nel tempo. La colpa è sempre delle donne”.

MINACCE: “Sì, purtroppo, molte e odiose. Anche contro la mia famiglia. Non voglio essere considerata una paladina. Ho fatto solo il mio dovere di donna e di giornalista. Ho avuto anche la fortuna di avere un compagno fantastico, mi ha aiutato molto, mi ha dato ancora più forza”.

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