Walter Sabatini

La prima cosa che si potrebbe scrivere è "se non ora, quando ?". Intendo dire che il fossato di 10 punti tra Verona e Bologna, ora ridotto a 7, era inspiegabile prima della partita e diventa un filo più accettabile adesso (un fossato dovuto a competenza e gestione, minimamente a Covid e/o fondoschiena, tesi prevalente a Bologna, quasi una scusa, sono criteri che valgono per tutti). I rossoblu vincono meritatamente, riscoprono un Soriano sontuoso, un bravo Tomi che però andrà rivisto contro Juve e Milan, e per il resto tutti svolgono bene un compito che è parso facile solo perché Mister e ragazzi lo hanno affrontato meglio del Verona.

In ogni caso giocare in casa contro le squadre brillanti e di centroclassifica...tendente al nulla, come gli scaligeri, è un toccasana per i malati di punti. Lo è sempre stato e sempre lo sarà. In una cosa Verona e Bologna sono accomunati: quali sono gli obiettivi? Probabilmente zero per entrambi.

Ah, la gara ha sancito un verdetto: ci sono i portieri di Serie A, di livelli differenti, e quelli di complemento. Della prima categoria fa parte Skorupski, che non è Zamora ma merita di stare in questo Bologna, di cui non è nè meglio né peggio.

In assoluto questa è stata la quinta vittoria su 18 partite, con una media di un successo al mese (due volte 3 punti a novembre ma zero a dicembre), cinque match nulli e otto sconfitte. Pensare, in queste condizioni, di rimettersi a dare la caccia al maigoduto è un filo grottesco, ma sta già avvenendo e nulla ormai qui può più stupire, tanto è ideologicamente sfrontata la autocelebrazione dei "terrapiattisti" a cui va tutto bene. Io in ogni caso, lo dico sorridendo, non salgo su nessun carro e vado a piedi dove pare a me.

Al momento i ragazzi di Sinisa sono in media 42 punti, diciamo che per avvicinarsi al traguardo dei 52 preconizzato dal Chairman occorre fare 32 punti in 20 gare, 8 vittorie e 8 pareggi, il che significa, in pratica, raddoppiare la qualità agonistica. E' più facile che il famoso cammello passi dalla famosa cruna di un ago, ma all'arrivo del serbo si tenne quella media. Chissà...di sicuro occorrerebbe moltiplicare il rendimento di Barrow, riscoprire in toto Orsolini, avere addizioni da Sansone e Skov, contributi da Svanberg, Dominguez e, perché, no, Soumauro. 

E' ormai lontana l'eco delle parole pronunciate a metà settimana a Sky da Sabatini, su cui però mi permetto di fare due notazioni. La prima è che lo striscione di critica a Saputo è un diritto, non un'infamia, come con toni trumpiani ha asserito. Lui ci sta che sia contento di un datore di lavoro che paga puntuale e non brontola, ma noi - che incassiamo più sconfitte che soldi - avremo almeno la possibilità di fare sapere che non ci va bene? Poi sulle modalità si può discutere, ma le contestazioni alla contestazioni in epoca di vacche magre fanno ridere.

Infine, "voi non ci capite". E' una litania che si ripete da 6 anni, e poi prima con Guaraldi, e con Menarini. E quando ero giovane con Fabbretti, e con Gruppioni. Dove è il gusto nel sentirsi dire "l'anno prossimo sarà meglio" ? Primo, bisogna vedere se è vero. Secondo, "del doman non v'è certezza". Lo diceva uno che conosceva la vita.

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