Bologna devastato a Bergamo: Mihajlovic rivoluziona completamente la squadra e viene travolto per 4-1 Tre vittorie successive per il Bologna che però si presenta a Bergamo di nuovo terzultimo e quindi a caccia di punti salvezza. Mihajlovic però, al cospetto di un'Atalanta in formazione tipo, sorprende tutti cambiando ben otto undicesimi rispetto a domenica: nel dettaglio si salvano soltanto Skorupski, Orsolini e Sansone mentre sorprendono le scelte Nagy e Krejci per il ritorno al 4-3-3.Padroni di casa arrembanti dai primi istanti ed il risultato abbastanza scontato è un dominio che però si trasforma in un vero incubo dopo meno di 5'. Ilicic infatti trova due gol con i primi due tentativi infilando senza pietà Skorupski e mandando ko questa versione altamente sperimentale del Bologna. Quello che accade a Bergamo è del tutto paradossale visto che al terzo affondo al 9' Hateboer concede addirittura il tris apparecchiando la tavola per un'umiliazione storica. Passano altri cinque minuti e Zapata cala il poker della vergogna sulle scelte autolesionistiche di Mihajlovic che osserva impotente il massacro della sua squadra. Si potrebbe poi anche dire che Krejci confeziona un paio di pericoli, che i rossoblù alzano il baricentro cercando di occupare la metà campo offensiva, che Orsolini cerca il primo tiro in porta al 35' ma la gara non esiste ormai più. Anzi non è mai esistita. Gomez e Ilicic ci provano ancora prima dell'intervallo, De Roon cerca anche l'eurogol da metà campo ma "fortunatamente" si va negli spogliatoi solo sul 4-0.Atalanta che opera subito un cambio con Pasalic che rileva Gomez a testimonianza di quanto il risultato sia ormai in ghiaccio. Falcinelli cerca inutilmente il gol con un pallonetto di esterno poco prima che Orsolini trovi la rete della bandiera con un bel calcio di punizione colpevolmente sottovalutato da Gollini. Arriva però anche il quinto gol orobico con Zapata annullato per un tocco di mano che toglie al colombiano la soddisfazione della doppietta. Ilicic poi lascia il campo per Barrow mentre dall'altra parte Mihajlovic completa la follia odierna di formazione facendo esordire tra i professionisti l'oggetto misterioso Valencia al posto di Sansone per poi schierare anche Paz per Gonzalez. La scelta consapevole di rinunciare alla gara odierna trova così piena conferma. Alla fine entrano anche Poli per Pulgar e Pessina per Freuler ma non c'è davvero più nulla da dire. Avevamo una certezza: il Bologna di Mihajlovic avrebbe onorato ogni partita. Invece oggi crolla anche questa idea con una prestazione inesistente frutto di scelte incomprensibili e inspiegabili. Il tecnico serbo ha tradito se stesso, i propri tifosi che sono giunti in duecento a Bergamo di giovedì sera ed anche la professionalità dell'avversario. Il Bologna si è consegnato senza combattere, ha deciso di non giocare in nome del temibile impegno di lunedì prossimo contro il Chievo ormai retrocesso e rassegnato. Da oggi che non si parli più di squadre che si spostano, non ci si indigni più per presunti biscotti o altre forme di pasticceria: nella notte di Bergamo si è disonorata una storia nata nel 1909 e già calpestata troppe volte dall'avvento del presidente Saputo. Vergogna è l'unica parola che resta.
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