Il giornalista napoletano Umberto Chiariello è tornato a parlare di quanto successo durante il match di domenica sera tra Juventus-Napoli, dove dalla curva bianconera sono partiti alcuni cori razzisti.

Ai microfoni di "Radio Napoli Centrale", Chiariello ha usato toni molto forti nei riguardi del club bianconero, di seguito riportiamo le sue parole.

Voglio parlare della curva juventina che, ancora una volta, si macchia di cori razzisti nei confronti dei napoletani, ma a sentirsi attaccati e vittime sono proprio loro, come fossero il bersaglio di tutto il sistema. A me pare follia. Nessuno, all’interno del gruppo Juventus, si sta interrogando su come recuperare dignità. Oggi assistiamo, invece, ad una Juventus che fa di tutto e di più con altre società, nel modo di porsi, tarocca bilanci, obbliga, inganna i risparmiatori – come vedremo dalle sentenze di 14.000 pagine di intercettazioni gravissime".

Poi ha concluso parlando del passato: “C’era una volta una Juve che rispettavamo perché aveva un presidente sportivo, nonostante l’arroganza tipica piemontese, ma rispettoso delle regole: Gianpiero Boniperti che aveva alle spalle Gianni Agnelli, molto elegante, un modello di stile sorridente, con la battuta pronta, aveva capacità naturale di marketing”.

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