Vogliono fermare gli scavi: nuove grane per lo stadio della Roma | Arriva la sentenza definitiva

La strada verso la costruzione del nuovo stadio della Roma è di nuovo in salita, gli scavi sono bloccati, il progetto si arena
La Roma pensa al post Ranieri. Il tecnico, che è rimasto come consigliere del club, ha incontrato a Firenze Gian Piero Gasperini che appare il tecnico designato a ereditare la panchina che ha lasciato con un ottimo quinto posto e un girone di ritorno da assoluto protagonista.
Le basi per puntare in alto ci sono tutte, con la rosa che ha enorme potenziale e che sarà ritoccata nella campagna acquisti di quest’estate, con operazioni mirate in alcune zone del campo.
La qualificazione in Champions League è sfumata all’ultima giornata, dopo una rimonta importante, visto che Ranieri si è trovato a subentrare a una squadra che si trovava in piena zona retrocessione.
Non si tratta, però, dell’unico tema caldo a Trigoria, con i tifosi che attendono da tempo delle rassicurazioni riguardo l’addio dall’Olimpico e l’approdo in un nuovo stadio di proprietà, dalla capienza ridotta ma dai confort e dalla visuale migliore.
La costruzione del nuovo stadio a Pietralata si complica
A inizio maggio erano giunte buone notizie riguardo alla costruzione del nuovo stadio della Roma, in attesa delle fasi che avrebbero portato all’approvazione definitiva del progetto. Il luogo designato per ospitare la struttura è il quartiere di Pietralata.
Non sono mancati ostacoli, a partire dalla protesta dei residenti della zona e che ha rallentato l’iter amministrativo. Il Comune ha atteso che il club presentasse un progetto che dovrà poi passare al vaglio dei dipartimenti prima dell’avvio effettivo dei lavori di realizzazione.

Gli scavi tardano a partire, la data è destinata a slittare
La speranza della presidenza Friedkin e del sindaco Gualtieri è che i tifosi possano avere una nuova casa entro il 2028, una tempistica non semplice da rispettare. Gli scavi archeologici dovevano avere inizio nella data 12 maggio, fondamentali poi per la stesura della bozza finale, che sono, invece, ritardati di due settimane.
Le operazioni preliminari di recinzione, pulizia e messa in sicurezza dell’area del cantiere sono stati un’attività essenziale per dare inizio a questi scavi, con le aree che saranno restituite al Comune il giorno 15 giugno, consentendo così dei lavori che potrebbero concludersi a fine estate.