“Non fai più parte del progetto”: l’allenatore lo caccia dalla Juventus | La decisione è ufficiale

Comunicazione perentoria e senza appello quella data ad un ormai ex calciatore bianconero, costretto a cambiare aria.
Sarà un’estate di grandi cambiamenti, ancora una volta, in casa Juventus. Non è bastata la rivoluzione tecnica e di circa metà della rosa che si è verificata circa un anno fa per mettere le cose al loro posto dalle parti della Torino bianconera.
La società del club più titolato in Italia, infatti, ha già bocciato il progetto tecnico firmato Cristiano Giuntoli e ha deciso di operare un’altra rivoluzione dal punto di vista dirigenziale. Via, quindi, l’ex direttore sportivo del Napoli e quello che per due anni è stato direttore tecnico bianconero, dentro Damien Jacques Cobolli che arriva dal Tolosa per prendere in mano le redini della situazione.
Sarà il francese colui da cui la società bianconera vuole ripartire e a lui sarà affidata la gestione della parte tecnica e del mercato. Comolli sarà affiancato da Tognozzi, che civenterà il nuovo direttore sportivo, e da Giorgio Chiellini che cercherà di fare da trade union tra squadra e dirigenza, ma soprattutto di portare un po’ di juventitnità all’interno dello spogliatoio.
Oltre al progetto tecnico targato Thiago Motta, quindi, bocciato anche chi l’allenatore italo-brasiliano lo aveva fortemente voluto: Cristiano Giuntoli. L’ormai ex dirigente bianconero paga la cattiva gestione di alcuni rapporti umani, ma soprattutto le scelte operate nelle ultime due sessioni di calciomercato, sia quella estiva che quella invernale.
Acquisti e cessioni, tutti gli errori di Giuntoli
Nonostante gli oltre 200 milioni di euro spesi, infatti, la Juventus, oltre ad essersi qualificata per un pelo alla prossima Champions League e a fallire in tutte le altre competizioni stagionali, non ha goduto di alcun miglioramento tecnico rispetto alle stagioni precedenti e sono stati tantissimi gli acquisti che non hanno reso, soprattutto quelli pagati a peso d’oro.
Ad essere imputati a Giuntoli, inoltre, ci sono gli enormi errori di valutazione anche sul fronte cessioni, con i vari Kean, Fagioli e Huijsen che sono stati fatti partire a cuor leggero e per pochi spiccioli, ma anche l’aver privato la squadra di alcuni senatori che erano punti cardine all’interno dello spogliatoio. Da Danilo a Szczesny, da Rabiot a Federico Chiesa.

“Thiago Motta non mi voleva”: la confessione di Chiesa
Proprio quest’ultimo ha parlato del suo addio alla Juventus, ma non solo, durante un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Chiesa ha ammesso di essere andato via perché Thiago Motta non lo voleva e ha riferito le parole che il tecnico italo-brasiliano gli aveva rivolto la scorsa estate: “Non fai parte del progetto, trovati un’altra squadra…”.
Parole pesanti, soprattutto perché pronunciate ad un ragazzo che aveva la Juventus nel cuore e per la quale ha riferito di provare ancora un grande affetto. Chiesa, che nell’ultima stagione ha vinto la Premier League con il Liverpool seppur giocando pochissimo, ha poi parlato di Allegri e Conte, dicendo che secondo lui sono i due tecnici con cui si hanno più possibilità di lottare per lo Scudetto, aggiungendo di essere molto legato e di dovere tanto al tecnico livornese, ora passato al Milan, club a cui Federico è stato accostato nelle ultime ore.