Arturo Diaconale portavoce della Lazio (ph.social)

Il responsabile della comunicazione della Lazio Arturo Diaconale è tornato a parlare ai microfoni di Radio Punto Nuovo. L'oggetto delle dichiarazioni sono gli arbitri che hanno diretto le ultime gare dei biancocelesti, accusati di aver commesso degli errori gravissimi ai danni del team allenato da Simone Inzaghi. Di seguito le parole di Diaconale: "Non vi è alcun complotto, ma la ripresa del campionato è stata faticosa anche per gli arbitri. Il rigore in favore del Lecce non c'era, che sia poi stato sbagliato è un altro paio di maniche. Bisogna rivedere le regole, se il tocco di mani è sempre rigore, che venga stabilito. È chiaro che i giocatori non possono tagliarsi le braccia, poi se c'è la volontarietà è un altro discorso, ma il rigore di ieri mi sembra eccessivo. Se si fissano regole di questo genere, ci saranno problemi di attaccanti che puntano ad avere rigori gettando il pallone addosso ai difensori. Inoltre, abbiamo subito qualche ammonizione chirurgica col Torino che ci ha privato di due centravanti. Sono fattori che incidono, ma escludendo la volontarietà, intenzionalità, i complotti, è certo che la ripresa del campionato è stata per noi faticosa. Ieri si è visto a Lecce, dove la Lazio ha fatto una partita che avrebbe potuto tranquillamente gestire e riprendere, ma non siamo riusciti a farlo. Sono limiti che dipendono da fattori fisici, anche per gli stessi arbitri, vediamo cosa accadrà".

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