Intervenuto a Che Tempo Che Fa, trasmissione di Fabio Fazio, Rafael Leao ha parlato dell'andamento della stagione del suo Milan, del suo arrivo a Milanello e delle prime difficoltà di ambientamento, dei fischi rivolti al suo compagno di squadra Maignan - durante il match contro l'Udinese - ma anche dell'importanza della figura di Zlatan Ibrahimovic nel suo percorso di crescita come calciatore, oltre che di Paolo Maldini, colui che lo portò a Milano dal Lille.

“Mi manca tanto Maldini, è stato importante per me”

Queste le sue parole: "Mi ha aiutato tantissimo, colgo l'occasione per  salutarlo. Mi ha chiamato addirittura prima che arrivassi al Milan, non potevo dire di no a uno come lui. Mi ha sgridato tante volte: è una personalità forte, è esigente, ma mi ha aiutato a crescere come calciatore e come uomo. Mi manca tantissimo […] Cosa dire di Ibra… Lui è come sempre, non è cambiato nemmeno da dirigente. Avrei sicuramente voluto giocare più anni con lui, è una persona davvero incredibile. Il Milan ha fatto benissimo a metterlo ancora con noi, perché ci dà una grandissima spinta. Dal punto di vista mentale poi è incredibile".

Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic

Il fenomeno del sorriso

Rafael Leao è noto per le sue immense qualità ma soprattutto per il suo atteggiamento: scende in campo con il sorriso, qualunque cosa accada. Affronta gli avversari, semina il panico nella difese ma lo fa sempre con la leggerezza di chi vive questo sport per quello che è veramente, un gioco. Quando Rafa è felice, è devastante: gol, assist, giocate da urlo e dribbling a velocità supersonica. Non ha ancora trovato la continuità da top player ma i suoi numeri stagionali dimostrano quanto il Milan dipenda da lui anche quando non segna. Ecco le sue statistiche offerte da FootData: 

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