Il pubblico bolognese in attesa della nuova stagione è diviso in tre. L’assenza fisica di Sinisa Mihajlovic si fa sentire, il Bologna sarà all'altezza?La mia sensazione è che, grosso modo, il pubblico bolognese in questa lunga vigilia sia diviso in tre. Una fazione, maggioritaria (seppure non visibilissima sul piano degli abbonamenti), vive ancora nella stagione passata. Il riferimento sono i punti fatti da Mihajlovic, le conseguenti ambizioni successive, sempre da lui cavalcate al momento del rinnovo (dopo un breve ma intenso flirt con la Roma), che hanno giustamente infiammato la platea, e la campagna acquisti susseguente (buona, ma incompleta, e tuttora carente sul piano delle dismissioni, tanto che Saputo usa il freno in attesa che gli si presenti qualche entrata. Vallo a contestare...). Molti di questi, in perfetta buona fede, considerano la vicenda del mister passeggera, risolvibile in termini temporalmente ragionevoli, e comunque non discriminante. Anche da lontano, il benefico influsso non cessa. Il sogno europeo, se alcuni tasselli vanno a posto, per costoro è perseguibile. Qualcun altro ragiona su un piano più strettamente tecnico tattico ma limitatamente ai giocatori. E quindi ecco i riferimenti non preoccupati, ma attenti, a Mbaye, Denswil, i due mediani e la prima punta. In ogni caso il Bologna, secondo questa corrente di pensiero, è da buona metà classifica. C'é chi pronostica per Orsolini un ruolo da bomber e in effetti una delle poche cose positive di Kufstein è il suo gol, oltre alla sua intraprendenza. E poi ci sono gli stramaledetti maigoduti, sempre minoritari e sempre troppi (ci vuole peraltro una bella fantasia a definirsi rubando le parole di De Andrè, uno che al potere non si piegava neanche per far pagare un riscatto a chi lo confinava all'Hotel Supramonte. Proprio come...Vabbè...). Magari tra questi c'è chi ha avuto in casa un malato serio e sa che non è razionale né umano chiedere al degente e sottoposto a cura di travestirsi in super-eroe per poterci permettere di discutere di diagonali e sovrapposizioni. Cioè un atto di autentico e solare egoismo. Da parte nostra, intendo. Perché lui avrebbe e ha tutto il diritto, in caso, di comunicarci che non è una sua priorità. Il lavoro può aiutarlo e distrarlo, ma la sua scala gerarchica, oggi, è un'altra. Gli e ci è capitata una gran sfiga, ciò è indubbio. Ed è altrettanto chiaro che mi pare del tutto logico iniziare a baccagliare di calcio, lasciando da parte lucciconi, sentimentalismi, quel dolce crogiolarsi nel sentimento di condivisione. Quindi, parliamo di pallone. Acclarato che è stata finalmente fatta una campagna acquisti degna di tale nome, buona parte delle cartucce, venute oggi a scadenza finanziaria, sono state però sparate in gennaio. Almeno quelle più solide, più da Serie A. Il resto...direi che balla tra conferme - preciso subito: sulle punte io avrei fatto uguale - e scommesse abbordabili. Dove, esattamente, siamo migliorati? A ora, s'intende. Però manca l'allenatore. Preciso: manca fisicamente. Ma guardate che non è mica poco. Faccio un esempio cretino: un giocatore ha problemi con la morosa e vuole confidarsi con lui, ricevere consigli. Come fa? Voi direte: va da De Leo. Bene, è la stessa cosa? Io chiedo, dato che non lo conosco. Una cosa è certa: De Leo in Serie A non ha mai allenato. E' una novità e anche un'incognita. E non c'entra la "competenza a secco", fare il mister a livello top è comunicare, gestire, paraculeggiare. Ci siamo su questi piani? E chi può saperlo? Io davvero non so nulla della malattia del mister, non mi interesso di cure, tempi di recupero, reazioni, perché lo voglio rispettare. Non ho nessuna curiosità, ci pensano i medici. E non so nulla della reale consistenza della squadra, giacché troppe cose sono cambiate, e prendere ad esempio . c'è chi lo ha fatto - la vitalità di Destro contro la Virtus Bolzano è...umoristico! Mica perché lui non possa fare bene, ma sono quattro anni che aspettiamo segnali come gli aruspici dalle viscere degli animali. Se fa gol, è ok. Se non lo fa, no. Non è difficile, in fondo. Tu cosa avresti fatto al loro posto? Ah, io brancolerei nel buio. Letteralmente. E' una situazione unica, non ci sono tracce da seguire. E i 90' contro il Colonia contano il giusto, se non fosse che ti si sedimenta un dubbio. Saremo all'altezza? Chi ostenta certezze, lo fa per nascondere debolezze.
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