Nella 14^ giornata di A continuano gli errori dei direttori di gara mal coordinati dagli addetti al VAR. Male Pasqua e Piccinini, bene Aureliano e DoveriSorteggio fortunato a Bucarest per la nostra Nazionale: agli Europei 2020 che si svolgeranno in giro per il Vecchio Continente nel nostro girone avremo Svizzera, Turchia e Galles. Decisamente nazioni che sono alla nostra portata, anche se questo non significa che è già fatta. Sappiamo che il calcio riserva sempre delle sorprese e quindi stiamo cauti e scendiamo in campo con la massima concentrazione e determinazione, caratteristiche che hanno sempre contraddistinto la squadra di Mancini nel corso della qualificazioni. Serie A che ritrova, dopo 7 giornate, l’Inter capolista e la Juventus ad inseguire a un punto. Per fortuna che ci sono questo due squadre a contendersi lo scudetto e a dare anche un motivo per continuare a seguire codesto campionato perché, dopo di loro, c’è il vuoto. Arbitri e VAR dimostrano, nonostante l’ultimo incontro tra Rizzoli e gli allenatori per chiarire alcuni episodi, che non è cambiato nulla. Anzi, diciamo che si peggiora. Pasqua decisamente negativo in questa giornata a Napoli, a seguire Piccinini a Firenze. Tuttavia quello che è mancato è il supporto di coloro che erano al VAR: si interviene per i centimetri del fuorigioco e non sull’errore madornale dei direttori di gara. A questo proposito mi sono rivisto la regola 5 del Regolamento e nella parte che tratta il VAR dice: l’arbitro può essere assistito dal VAR solo in caso di un “chiaro ed evidente errore” o “grave episodio non visto” in relazione a: rete segnata / non segnata calcio di rigore / non calcio di rigore espulsione diretta (non seconda ammonizione) scambio d’identità quando l’arbitro ammonisce o espelle il calciatore sbagliato. Questo per dirvi che si sta abusando nell’utilizzo della tecnologia, soprattutto in occasione dei centimetri o addirittura millimetri del fuorigioco che nella fattispecie della regola sopra riportata, non viene assolutamente menzionato BRESCIA - ATALANTA (0-3): Arbitro Doveri di Roma 1 (Preti – Del Giovane), IV° Giua, VAR: Fabbri, AVAR: Valeriani. Derby al Rigamonti senza storia: la Dea domina per tutta la partita senza lasciare scampo ai bresciani di Grosso. Doveri dirige anche oggi bene e senza l’ausilio del VAR. GENOA - TORINO (0-1): Arbitro Massa di Imperia (Tolfo - Bottegoni), IV° Abbattista, VAR: Maresca, AVAR: Fiorito. Il Grifone esce da Marassi immeritatamente senza punti, lasciando la piena posta ai granata che con una sola azione trovano i 3 punti grazie al colpo di testa vincente di Bremer su cross di Verdi. Buona la prestazione del direttore di gara Massa e niente da evidenziare. Corrette le sue decisioni. FIORENTINA - LECCE (0-1): Arbitro Piccinini di Forlì (Carbone - Villa), IV° Minelli, VAR: Calvarese, AVAR: Di Paolo. La Fiorentina fa harakiri in casa contro un Lecce che trova più punti in trasferta che in casa, ben 11 su 14 fin qui. Protagonista in positivo è stato l’estremo difensore giallorosso Gabriel. Il brasiliano ha parato di tutto confermando uno stato di forma incredibile. Non bene Piccinini in campo ma anche Calvarese, oggi al VAR, non è stato di valido aiuto all’arbitro. Mancano 3 calci di rigori a cominciare dal 12’ in area leccese per una trattenuta netta di Calderoni ai danni di Caceres, ma sia Piccinini che soprattutto Calvarese al VAR non evidenziano. Imprudente e troppo vigoroso l’intervento di Caceres nella sua area al 42’ ai danni di Farias. Anche questa volta Piccinini non vede nulla, per regolamento questo è fallo. Ancora più grave quello che accade al 70’: al limite dell’area viola, Shakhov tenta di controllare la sfera ma Dalbert lo tira giù. Il direttore di gara addirittura assegna un calcio di punizione contro il giallorosso, perché? E perché Calvarese non ha richiamato il suo collega per evidenziare il madornale errore? Sinceramente rimango sbalordito. Questo è calcio di rigore. Qualcosa da dire anche in occasione dell’infortunio di Ribery. L’arbitro non fischia nessun fallo, ma l’intervento di Tachtisidis è nettamente sul piede destro del francese che è costretto ad abbandonare il terreno di gioco.JUVENTUS - SASSUOLO (2-2): Arbitro La Penna di Roma 1 (Di Vuolo - Colarossi), IV° Sacchi, VAR: Nasca, AVAR: Schenone. Cominciamo col dire che il Sassuolo ha meritato il pareggio all’Allianz Stadium di Torino contro una Juventus apparsa stanca e non me vogliate, io di questo gioco “sarriano” non vedo proprio nulla. Il motivo? La rosa bianconera è forte e non ha bisogno di stravolgere la sua fisionomia che è basata su ben altro, la Juventus ha talenti diversi delle squadre che Sarri ha allenato prima dei bianconeri, ma anche con il Chelsea si è visto poco. La Penna dirige bene anche se manca un calcio di rigore ai campioni d’Italia e Nasca al VAR poteva fare meglio. 55’: De Ligt viene vistosamente trattenuto in area emiliana da Kyriakopoulos mentre tenta di colpire il pallone di testa. Il fallo è netto e La Penna non è distante per valutare e nemmeno in sala VAR non intervengono. Gli altri episodi riguardano la rete annullata a Cristiano Ronaldo per fuorigioco al 61’ e il rigore accordato alla Juventus per fallo di Romagna questa volta su Dybala al 67’. Decisioni corrette. Una nota piacevole: tra i pali del Sassuolo ha debuttato il portiere della primavera Stefano Turati classe 2001 a causa del forfait sia del primo portiere Consigli che del secondo Pegolo. Il giovanissimo portiere ha svolto il suo compito come un veterano, complimenti. INTER - SPAL (2-1): Arbitro Irrati di Pistoia (Caliari - Vecchi), IV° Volpi, VAR: Banti, AVAR: Vivenzi. I nerazzurri ritrovano la testa della classifica dopo il passo falso della Juventus in casa, per rendere ancora questo campionato aperto vista la classifica delle altre pretendenti. Dopo un primo tempo dominato dai milanesi, con Lautaro sempre protagonista, il secondo tempo vede i ferraresi più determinati e capaci di creare qualche problema dalle parti di Handanovic. Irrati non sembra ancora una volta in giornata in una gara facile da dirigere. Due gli episodi da analizzare. 34’: nei pressi dell’area di porta nerazzurra c’è un contrasto tra l’attaccante spallino Petagna e De Vrij con il ferrarese controlla il pallone e tira. Al termine dell’azione il biancoceleste riporta una ferita allo zigomo destro con perdita di sangue. Se Irrati avesse fischiato il penalty prima del controllo dell’attaccante, non c’era nulla da obbiettare perché nell’occasione l’atteggiamento del difensore olandese è stato molto imprudente. 37’: area spallina, Lautaro colpisce di testa per mettere al centro ma il pallone viene respinto con un braccio “sospetto” da Tomovic. Non inganni la distanza ravvicinata tra i due giocatori, ma sinceramente non si salta con le braccia in quel modo. Se Irrati avesse decretato il rigore anche in questo caso c’era poco da dire. LAZIO - UDINESE (3-0): Arbitro Di Bello di Brindisi (De Meo - Affatato), IV° Camplone, VAR: Mazzoleni, AVAR: Paganessi. I laziali consolidano il terzo posto travolgendo i friulani già nel primo tempo con Immobile sempre più capocannoniere con 17 reti, anche oggi per lui una doppietta. Due calci di rigore per i biancocelesti, entrambi netti.  Il primo al 34’: Correa in piena area udinese viene agganciato nettamente da Trost-Ekong sul piede di appoggio, Di Bello è in posizione ottimale ma stranamente fa proseguire. Mazzoleni al VAR lo richiama all’on field review e giustamente induce l’arbitro al decretamento della massima punizione. Immobile realizza. Ancora fun allo netto su Correa in area bianconera da parte di Nuytinck, il difensore olandese abbatte l’attaccante argentino e questa volta l’arbitro non ha nessun dubbio. Luis Alberto realizza il penalty.PARMA - MILAN (0-1): Arbitro Valeri di Roma 2 (Liberti - Bresmes), IV° Illuzzi, VAR: Chiffi, AVAR: Cecconi. Il “Diavolo” espugna meritatamente il Tardini con una rete all’88’. Hernandez regala tre punti d’oro alla squadra di Pioli che danno respiro alla classifica. I Ducali non hanno disputato una buona gara, dando ai rossoneri la possibilità di avere il sopravvento. Valeri e i suoi collaboratori non hanno nessuna difficoltà a dirigere una gara sotto la pioggia. Un solo episodio al 55’ tra Hernani e Bonaventura appena dentro l’area di rigore parmense alla destra di Sepe, il brasiliano prima trattiene e dopo spinge il rossonero che cade, ma personalmente ci vuole più sostanza per assegnare un calcio di rigore e Valeri ovviamente fa proseguire. NAPOLI - BOLOGNA (1-2): Arbitro Pasqua di Tivoli (Lo Cicero - Santoro), IV° Manganiello, VAR: Mariani, AVAR: Di Iorio. Il “cazziatone” (fatemi usare questo termine) nel corso della conferenza stampa di Mihajlovic in settimana, sembra aver dato una carica ai felsinei che trovano 3 punti d’oro al San Paolo contro gli azzurri e si allontanano dalla zona calda. Napoli in piena crisi che non riesce a trovare in campionato lo stesso passo che ha in Champions. Qualche sbavatura nella direzione di gara del campano Pasqua della sezione di Tivoli, ma anche Mariani non lo collabora egregiamente soprattutto al minuto 8’: cross in area bolognese, Manolas viene vistosamente trattenuto da un difensore, Pasqua è piazzato bene e Mariani al VAR non interviene per evidenziare il netto fallo. Incomprensibile. Come è anche da capire il perché del mancato secondo giallo a Koulibaly al 74’. Azione di contropiede del Bologna con Svanberg in possesso di palla che viene contrastato e messo giù irregolarmente dal difensore. Si prosegue per il vantaggio ma al termine dell’azione Pasqua “sorvola” non sanzionando il difensore del Napoli che avrebbe portato alla giusta espulsione. Nelle due reti annullate per fuorigioco al Napoli, la prima a Lozano e la seconda a Llorente, le decisioni sono corrette. Regolare invece il gol di Skov Olsen, Palacio non è in fuorigioco, come anche il vantaggio definitivo di Sansone. Il contrasto tra Maksimovic e lo stesso Sansone non ha niente di irregolare. HELLAS VERONA - ROMA (1-3): Arbitro Guida di Torre Annunziata (Galetto - Longo), IV° Pairetto, VAR: Giacomelli, AVAR: Mondin. Sotto una pioggia battente al Marcantonio Bentegodi di Verona, si assiste ad una bella e vibrante gara tra Hellas e Roma ben diretta da Guida. Vincono i romani ma il Verona non ha demeritato, tutt’altro. Due episodi da evidenziare ed entrambi valutati correttamente. 37’: il Verona trova il vantaggio con Faraoni ma la rete viene annullata dal VAR, non perché il pallone fosse uscito dalla linea di fondo (era in gioco), bensì per un precedente offside di Lazovic Rigore evidentissimo al 44’ per fallo di Gunter su Dzeko che viene trattenuto. Calcio di rigore realizzato da Perotti. CAGLIARI - SAMPDORIA (4-3): Arbitro Aureliano di Bologna (Baccini - Rocca), IV° Rapuano, VAR: Abisso, AVAR: Ranghetti. Il calcio? Il gioco più bello del mondo. Quello che si è visto in questo posticipo ha qualcosa da fantacalcio. Cagliari e Sampdoria hanno dato vita ad una gara a dir poco bellissima con la Samp, a 20’ dal termine che conduceva per 3 a 1 e con un Quagliarella ritornato ai tempi migliori. Tuttavia agli uomini di Claudio Ranieri non è bastata la sua doppietta per portare almeno un punto a casa. Cagliari che invece ha qualche problema ad ingranare e nonostante tutto riesce a recuperare e vincere al 97’ grazie alla rete di Cerri entrato al 93’. Aureliano con il suo staff dirige bene senza difficoltà e nei momenti cruciali è sempre presente.
Calciomercato Bologna, due difensori sul taccuino di Sabatini
De Leo: "Onoriamo la Coppa Italia". Tanjga: "Orso migliorerà". Mbaye: "Il mister ci è sempre vicino"

💬 Commenti