Arriva il terzo Masters 1000 in carriera per Alexander Zverev sulla terra rossa di Madrid dopo la vittoria schiacciante per due set (6-4 6-4) su Dominic Thiem

-di Giuseppe Cambria-

La settimana di Madrid ha riservato dei notevoli colpi di scena. L’inaspettato tonfo di Rafael Nadal nei quarti di finale per merito di uno straordinario Dominic Thiem, futuro finalista. Sconfitta che costa allo spagnolo la prima posizione del ranking ATP (i 1000 punti di Madrid erano da confermare, vista la vittoria nel torneo dell’anno scorso) che riprende il rilassatissimo Roger Federer, in questo matto switch che tende a non arrestarsi. Poi arriva la vittoria del talentuoso Alexander Zverev, il ragazzo, che nella classifica, sta proprio dietro a quei due lì. Prima di ritornare sul campo italiano che l’aveva consacrato un anno fa, con la vittoria su Djokovic, Sascha Zverev si prende un trofeo importante. A farne le spese è quel Dominic Thiem citato prima, che già era uscito sconfitto a Madrid nella finale dell’anno scorso, proprio contro Nadal. Giochi di intrecci che si sciolgono sulla terra rossa della Caja Magica. Il tedesco parte con un break lampo già a inizio match lasciando l’avversario a 15. Dopo non resta altro che una gestione perfetta del servizio per Zverev che, senza nemmeno un ace e, soprattutto, senza falli, chiude il primo set 6-4. La percentuale di punti vinti al servizio è mostruosa, specialmente nel secondo set, alla prima di servizio. Il secondo set si rivela fotocopia del primo, con il break che arriva di nuovo al primo game: Thiem stavolta rimane solo a 30. Ma l’andamento del match non muta. Zverev è di nuovo perfetto e chiude di nuovo sul 6-4 ipotecando la finale. Il tedesco ottiene il suo ottavo titolo in carriera e il secondo in stagione, dopo quello bavarese. Adesso gli occhi sono puntati a Roma dove c’è, invece, un titolo da difendere.
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