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Ospite della prima puntata condotta da Stefano Ravaglia e Raffaella Palumbo è stato Fulvio Collovati. L'ex difensore italiano, campione del mondo a Spagna 1982, ha parlato in esclusiva del ritorno di Zlatan Ibrahimovic al Milan e del momento di difficoltà di Stefano Pioli, passando per la corsa scudetto tra Inter e Juventus, fino ad arrivare ad un Bologna in formato Champions e ad una Salernitana sempre più fanalino di coda. Queste le sue parole.

Collovati: “Il ritorno di Ibrahimovic al Milan serve per mettere a tacere i tifosi”

“Sono contento per Zlatan Ibrahimovic. Era quello che voleva lui, che volevano i tifosi e che voleva la proprietà. Alla fine tutte le parti sono state accontentate, ma ci sarà da capire il suo ruolo e il beneficio che potrà portare. Lui non andrà più in campo. Dire che farà da trait d'union tra società e giocatori è inesatto perché in campo poi ci andranno altri e non lui. Ibra è una figura carismatica e importante ma bisogna capire fino a che punto entrerà nella testa dei giocatori. Farà da psicologo? Farà da match analyst? Di sicuro dovrà entrare nella testa dei giocatori e aiutare Pioli. Speriamo che il Milan ne tragga beneficio, ma mi è sembrata più che altro una mossa per mettere a tacere i tifosi”.

Collovati non ha dubbi: “Scudetto? Nessuna corsa a due, Inter di un altro livello”

“Le ultime tre partite ho commentato l'Inter per Radio Rai e ho avuto il piacere di vederla dal vivo. In questo preciso momento l'Inter è la più forte. Anche se Allegri dice sempre che i campionati si vincono a marzo, in questo momento i nerazzurri giocano a memoria, hanno autostima e mostrano un ottimo calcio corale. Poi a febbraio o marzo quello che accadrà non lo so perché può bastare un infortunio o un paio di partite storte, ma se continuerà a giocare così la corsa non sarà tra Inter e Juventus, ma l'Inter correrà da sola. Lo scudetto può perderlo solo lei: ha Lautaro Martinez che è il capocannoniere del campionato, ha Dimarco che è il terzino più forte d'Italia. Basti pensare che Lautaro da solo ha fatto 14 gol, mentre Milik, Vlaohic e Chiesa insieme arrivano ad 11.Questo dato è abbastanza eloquente". 

Stefano Pioli
Stefano Pioli, tecnico del Milan (ph.IMage Sport)

Collovati sulle difficoltà del Milan: “Pioli più di questo non può fare”

"Sono contrario a chi sostiene il #PioliOut: è terzo in classifica con 4 punti di vantaggio sulla quarta. Con questa squadra, se il Milan chiamasse un altro allenatore, sarebbe a livello di Inter e Juventus? Il Barcellona ieri ha perso 2-4 in casa con il Girona ed è quarto nella classifica della Liga. Il Manchester City campione d'Europa è quarto. Il Bayern Monaco è secondo e sabato ha perso 5-1. Al Milan sebbene facciano impressione quei 9 punti di distacco dall'inter, Pioli più di questo non può fare”.

L'ex difensore azzurro sulla Salernitana: “Se Inzaghi non svolta ci sarà un terzo allenatore”

“Mi aspettavo di più da Pippo, invece la svolta non c'è stata. In sette partite ha fatto 5 punti su 21: una media peggio che da retrocessione. Bisogna essere realisti: o c'è la svolta definitiva o ci sarà un terzo allenatore sulla panchina della Salernitana. Io non avrei esonerato un allenatore come Paulo Sousa: c'è stata troppa fretta. Non trovo giusto la contestazione di ieri sera contro la proprietà: i granata farebbero bene a tenersela stretta perché non è facile trovare qualcuno che voglia investire sul calcio in Italia”.

Collovati: “Il segreto di questo Bologna è Sartori. Motta potrebbe prendere il posto di Mou”

"Quest'anno il Bologna è una splendida realtà per merito di Thiago Motta e Giovanni Sartori. Quest'ultimo è un ragazzo che conosce il calcio e non va in tribuna a specchiarsi o farsi vedere, ma ad assistere alle partite. Conosce il calcio e conosce i giocatori: Chievo e Atalanta ne sanno qualcosa. Il binomio tra lui e Thiago Motta ha creato questo bel Bologna. Zirkzee ne è l'esempio lampante: a Parma aveva fallito, ora ha trovato chi crede in lui e gli dà fiducia. Non a caso è seguito dal Milan per la prossima stagione".

Thiago Motta in una big? L'Inter non cambierà guida tecnica se dovesse vincere lo scudetto. A Napoli bisognerà vedere come andranno le cose con Mazzarri, ma quella azzurra è una piazza perfetta per Motta. Lo vedo bene anche al Milan, specie se dovesse arrivare Zirkzee. Tuttavia potrebbe andare anche alla Roma, perché ho perplessità che Mourinho rimanga. A Roma lui ha capito perfettamente come funziona la piazza: basta che si parli male degli arbitri e i tifosi ti amano. Lui è amato per questo".

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