Maurizio Sarri (ph. zimbio)

Mancano ancora parecchi giorni al ritiro precampionato della Lazio che sarà effettuato come al solito sotto le Tre Cime di Lavaredo, ovvero ad Auronzo di Cadore, la cittadinà bellunese che da tanti anni ospita il club biancoceleste. Intanto il neo allenatore Maurizio Sarri sta già pensando ad ogni cosa nei minimi particolari, per non farsi trovare impreparato per questa nuova avventura. Due suoi collaboratori sono andati ad Auronzo per ispezionare la base del ritiro e sono rimasti entusiasti di tutte le strutture aventi a disposizione, compresi i boschi per cominciare la parte atletica.

La bella novità soprattutto per i calciatori, è quella che il pallone comparirà quasi subito, con i difensori da una parte, e centrocampisti e attaccanti dall'altra per studiare subito le posizioni, gli schemi e le sincronizzazioni in campo che per il tecnico toscano sono fondamentali fin dall'inizio, quindi ci sarà da divertirisi fin da subito, senza allunghi streamanti e gradoni zemaniani.

Ma l'innovazione in casa Lazio che Sarri vuole adottare, è quella dei droni, che possono aiutare a studiare le distanze tra reparti a lui e al suo staff. Un'ottima idea perchè osservando tutti i movimenti dall'alto, si può capire meglio tutto ciò che accade nei minimi particolari, correggendo così gli errori da non commettere successivamente.

L'idea del drone in Italia è stata portata proprio dall'allenatore toscano che è stato il primo ad adoperare questa tecnologia  introducendola fin dal 2013 quando allenava l'Empoli, anche se in questi anni è stata poco pubblicizzata, ma che sicuramente sarà molto apprezzata dalla rosa biancoceleste.

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