Al termine del clamoroso successo del Bologna contro l'Inter detentrice delle ultime due edizioni della Coppa Italia, è intervenuto Thiago Motta. Il tecnico rossoblù ha parlato così ai microfoni di Sport Mediaset dopo l'approdo ai quarti di finale dove incontrerà la Fiorentina: ecco le sue dichiarazioni.

Sulle sostituzioni che hanno cambiato la partita

“Penso che abbiamo fatto una partita completa sotto tutti i punti di vista. Sono sicuro che quelli che hanno iniziato la gara dall'inizio hanno fatto un lavoro straordinario, poi logicamente i cambi hanno portato energia e freschezza nelle gambe, soprattutto perché abbiamo inserito persone come Dan e Joshua che possono fare dei cambi ritmo. Comunque sono soddisfatto anche di chi ha iniziato la partita, perché non era facile contro contro la finalista della scorsa Champions League e contro la prima del nostro campionato. Vanno fatti i complimenti a tutti per l'ottima gestione che ci ha consentito di portare la partita alla fine. Sono contento per i 2000 tifosi venuti oggi a Milano e per la gente rimasta a Bologna che crede tantissimo in questa squadra”.

Dan Ndoye
Dan Ndoye esulta dopo la rete all'Inter (ph. Image Sport)

Thiago Motta: l'allenatore del momento

Sono felice di poter vivere questo momento e ringrazio per gli elogi che stanno arrivando a me, ai miei ragazzi e al club, ma con la consapevolezza e la convinzione del perché stiamo vivendo un momento così. Dietro c'è tanto lavoro, ci impegniamo tutti i giorni. Normale dire che ci sono dei problemini ogni tanto, però questi ragazzi non si lamentano mai e continuano a lavorare e si meritavano una vittoria. Fino ad oggi abbiamo fatto cose straordinarie, ma non siamo nemmeno a metà stagione. Ora  dobbiamo riposare e pensare all'Atalanta che arriverà al Dall'Ara sabato”.

Sul trasferimento di Arnautovic e la conseguente esplosione di Zirkzee

“No, quella di Marko è stata una sua scelta  perché voleva tornare all'Inter dopo aver fatto grandi cose a Bologna. Per me da allenatore non è stato facile ma come amico so che ha fatto la scelta giusta: era il meglio per lui e gli auguro tutto il bene del mondo, sono sicuro che farà bene. Noi ora abbiamo Joshua che è un ragazzo serio, che lavora bene in settimana ed è importante sia in campo sia fuori per tutto il gruppo”.

Sull'influenza degli allenatori del passato

“Tutti gli allenatori che ho avuto mi hanno lasciato qualcosa. In comune hanno la passione per questo gioco e il rispetto per questo lavoro. Gasperini, Mourinho, Prandelli e Ancelotti sono stati importantissimi. Prandelli è una persona straordinaria ed anche se ora ha scelto di non allenare per motivi personali, noi abbiamo Nicolò Prandelli nel nostro staff che magari non porta le conoscenze calcistiche del papà ma nel lato umano è uguale a lui. Di Mourinho ammiro la voglia di vincere, di Ancelotti l'esperienza, ma in generale di tutti la passione che continuano ad avere per questo lavoro”.

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