I biancoblù, trascinati dal Paladozza, vincono con le unghie e con i denti una partita difficile, contro un'Imola in vantaggio per tre quarti e dura a morire. Fortitudo che scavalca Trieste e vola in testa alla classifica in solitaria

- di Calogero Destro -

La testa della classifica può valere tanto, forse tutto, per questa Fortitudo. Lo dimostra, una volta di più, la partita con Imola: tiratissima, con il pubblico a spingere per 40' i biancoblù alla rimonta (dal -17), che significa sorpasso su Trieste (crollata rovinosamente a Treviso) e vetta in solitaria. Il fattore campo, nei playoff, sarà fondamentale. Arrivare davanti ai friulani alla fine del campionato potrebbe dunque risultare (come insegnano le ultime due stagioni) decisivo. La partita- Comuzzo sceglie di partire ancora col quintetto italiano, con Fultz in cabina di regia, Gandini da centro e Chillo da quattro. Ma i biancoblù trovano notevoli difficoltà sulla zona-pressing di Imola, che con un paio di triple di Prato prova subito a scappare (4-11 al 6’). La Effe, dopo il time-out chiamato da coach Comuzzo, si aggrappa alle giocate di Cinciarini (13 punti sui 16 di squadra nel primo parziale) per tentare di ricucire lo strappo. L’attacco ospite (7/7 da 2 nei 10’ iniziali) però sviluppa una buona circolazione, e approfitta dell’ottimo impatto di Maggioli (8 punti) dalla panchina e della confusione nella manovra offensiva di Fultz e soci per chiudere il primo quarto con tre possessi pieni di vantaggio (16-25). Mancinelli inaugura la seconda frazione iscrivendosi alla partita. McCamey prova a seguire la strada tracciata dal capitano fortitudino, ma la squadra di coach Cavina continua ad attaccare con decisione e percentuali altissime (63% da 3 nel secondo quarto), sfruttando la “morbidezza” difensiva della Effe per volare addirittura, dopo l’appoggio di Wilson, sul +17 (22-38 al 14’). Poi un paio di tagli vincenti di Chillo e il tap-in di un combattivo Amici rianimano i padroni di casa. Bell spara da 3 e prova a spegnere gli entusiasmi del PalaDozza, che però esplode ancora sulla bomba di Mancinelli, che vale il -9 (36-45 al 18’). Prato da una parte e Chillo dall’altra, mantengono (quasi) invariate le distanze con cui si rientra negli spogliatoi (38-48). Le giocate dei veterani biancoblù, e di Mancinelli in primis, riportano la Effe a contatto all'inizio del terzo quarto, ma due bombe in fila di unispiratissimo Prato (21 punti per lui) ricacciano i biancoblù sotto in doppia cifra. La squadra di coach Comuzzo però non demorde, rispondendo colpo su colpo ai tentativi di spallata ospite. Un fischio sul tiro da 3 di Prato fa dunque infuriare il PalaDozza, che diventa incandescente. Imola si riporta a +12 (52-64 al 26') ma l'Aquila aumenta la pressione difensiva ed in attacco continua a rosicchiare punti, riuscendo, con tanta pazienza, a ribaltare la gara con un parziale di di 13-0, che con 1' da giocare sul cronometro del terzo quarto consegna il primo vantaggio della partita ai padroni di casa (65-64). Bell ferma l'emorragia dell'Andrea Costa, ma McCamey pesca il coniglio dal cilindro, sparando una bomba da metà campo a fil di sirena che permette ai biancoblù di entrare nell'ultimo periodo sul 68-66. L'inerzia della gara è ormai tutta dalla parte della Effe, che apre l'ultima frazione con un break firmato Amici (autore di 10 punti pesanti) valevole tre possessi di vantaggio (76-68 al 35'). I padroni di casa smettono però di attaccare troppo presto, e Imola si riporta sul -4 (76-72 con 2' da giocare). Ma  Gandini con la stoppata (la terza di serata) su Bell e Mancinelli (21 punti, 7/17 dal campo) con la tripla dall'angolo, indirizzano definitivamente la gara sui binari bolognesi. Il risulto finale, nonostante qualche patema nei secondi conclusivi, è di 83-81 in favore della Fortitudo, che scavalca Trieste e vola in testa alla classifica, in solitaria, con 34 punti. Postpartita- Queste, a fine gara, le parole di Coach Comuzzo: "E' stata una partita dura come ce l'aspettavamo. Nel primo tempo abbiamo cominciato con il freno a mano tirato: lenti in attacco e poco intensi in difesa. Nel secondo tempo siamo riusciti a cambiare ritmo in difesa e giocare in transizione. Siamo stati lucidi nell'attaccare la varietà delle loro difese. La posta in palio era alta: eravamo più preoccupati di dover contenere che di aggredire. Quando invece abbiamo fatto il passo in avanti la partita è svoltata. Nel complesso la partita è positiva. I giocatori che hanno vinto i campionati sanno giocare questo tipo di gare. La nostra settimana, dopo quattro vittorie di fila, era stata nervosa. La partita aveva assunto un peso notevole vista l'occasione di sorpassare Trieste in classifica. Ma alla fine siamo riusciti ad avere la meglio. Noi di partita in partita cresceremo ancora. Stare fermi 10 giorni? Questa settimana abbiamo deciso di riposare domani e poi fare tre giorni molto intensi. Cercheremo anche di recuperare da alcuni problemini fisici. Quello che ci preoccupa di più è la partita dopo la Coppa, perché in caso dovessimo arrivare in fondo avremmo poco tempo per prepararla".    
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