Nel pomeriggio odierno il mister della Lazio, Maurizio Sarri, è intervenuto in conferenza stampa al “Centro Sportivo” di Formello alla vigilia del match casalingo contro l'Atalanta.

Sarri, le sue dichiarazioni


MATCH VS ATALANTA: “Una partita tosta mi aspetto. La squadra è consapevole del momento e dell’importanza della partita. Dobbiamo togliere alcuni momenti delle partite in cui ci assentiamo per qualche minuto, ma ci alleniamo bene e giochiamo bene, nel modo di stare in campo. Gli spezzoni di partita in cui ci assentiamo stanno diminuendo ma ci stanno costando dei punti”.

PARAGONE GASPERINI: “Ognuno va avanti nella propria strada con le convinzione e le esperienze che comportano l'età”.

MARGINI DI MIGLIORAMENTO: “Questa è una squadra che dal punto di vista dell’evoluzione ti lascia soddisfatto, rispetto all’anno scorso c’è una professionalità e un’applicazione completamente diversa. Ma ti lascia anche frustrato perché non si arriva mai all’ultimo salto di qualità. Penso che ancora margini ci sono, bisogna andarli a cercare a cominciare da domani, che sarà una partita tremenda. Come diceva Guardiola, affrontare l’Atalanta è come andare dal dentista”.

MATCH D'ANDATA: “L’Atalanta è una squadra che se sta bene fisicamente è fortissima, se decadono invece è normale. I nomi dei 6 attaccanti loro sono da grande squadra. Non dobbiamo prendere come punto di riferimento la partita d’andata. Loro hanno giocato in maniera normale, noi una buona partita, ma probabilmente domani troveremo un’Atalanta super”.

VECINO: “A Verona era una partita particolare, ci ha messo 80 volte la palla sopra la linea difensiva, dovevamo avere fisicità e prendere la palla di testa. In un contesto di questo tipo può farlo. Se dobbiamo condurre la partita, abbiamo giocatori migliori a livello di palleggio”.

 RISERVE: “Basic non ha giocato poco, se vedi il minutaggio ha giocato molto. Marcos Antonio deve essere inserito in un centrocampo che permetta di tirare fuori le sue qualità: è un grande palleggiatore ma ha caratteristiche che vanno supportate in maniera forte. I giovani come Cancellieri stanno accumulando esperienze, non sono pronti per le partite determinanti, ma sono in evoluzione. Vedremo quando saranno pronti anche per le gare importantissime”.

OBIETTIVO CHAMPIONS: “Gli obiettivi devono essere credibili. Non siamo tra le prime quattro per stipendi e fatturato. Non ha alcuna responsabilità di questo tipo. Un conto sono obiettivi credibili, un altro i sogni. La squadra ha voglia e fame. Se non sempre riusciamo a dimostrarlo è perché abbiamo qualche limite. Stiamo facendo una stagione in cui non abbiamo potuto contare su Immobile in forma migliore: ha fatto sempre 20 giorni di allenamento e 20 di infortunio. Se lo avessimo avuto al 100%, avremmo segnato di più”.

CATALDI: “Ha preso un colpo, oggi proveremo a rimetterlo in gruppo. Dopo l’allenamento di oggi vedremo se è disponibile”.

LAZZARI: “Con il Verona era una partita sporca, non è la sua specialità, rischiavamo di mettere un giocatore con le controindicazioni. Hysaj e Marusic sono in grande condizione fisica e mentale. Quando uno sta bene, bisogna utilizzarlo. Non ci sono scelte definitive. Domani dobbiamo capire come loro possono giocare, dipende da chi ci possono mettere in quella zona. Vediamo dopo l’ultimo allenamento se vengono fuori notizie più precise. In base a quello che faranno loro, faremo delle scelte”.

PARAGONE CON LA DEA: “Il gap è dovuto al fatto che per 3 anni ha fatto la Champions e ha incassato più 100 milioni in più rispetto al solito, per questo ha potuto comprare giocatori da 25 milioni. Le due squadre si sono equivalse in stagione, un punto in classifica di differenza adesso è ininfluente. Domani sarà una bella opportunità anche se nulla può essere definitivo”.

MILINKOVIC: “A Verona ha fatto più verticalizzazioni che palle perse. A me piace più il Milinkovic dell’ultima versione, non quella tacco e punta come magari piace a voi”.

APPROCCI SECONDI TEMPI: “Con la squadra se ne è parlato più volte, direi anche basta, altrimenti inneschiamo un meccanismo inverso. Vediamo se c’è possibilità di fare un allenamento con l’intervallo, così vediamo come rientrano".

FELIPE ANDERSON: “Mi sembra sia entrato con una buona gamba, frizzante. Aveva bisogno di fare 30 minuti invece di 90, ma credo sia a posto”.

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