Il Bologna batte il Brescia 2-1 nell'anticipo della 22^ giornata. Orsolini risponde a Torregrossa nel primo tempo. Bani la chiude sul finire della ripresaNel primo anticipo della ventiduesima giornata, Bologna  e Brescia si affrontano allo stadio Renato Dall’Ara. Il team di Sinisa Mihajlovic vuole confermare il momento positivo testimoniato nei numeri dai 4 punti ottenuti nelle ultime due gare disputate contro Verona e Spal. Le Rondinelle, dall’altra parte, hanno l’obbligo di dare una scossa alla classifica che le vede incatenate all’ultima posizione e appaiate, per punti totalizzati sinora, a Genoa e Spal. Davanti al 4-3-1-2 disposto da Corini, Mihajlovic disegna il 4-2-3-1 più volte apprezzato in campionato nella stagione in corso: Mbaye, Danilo, Bani e Denswil si schierano a protezione di Skorupski; Schouten e Poli, in mediana, fanno da collante con la trequarti formata da Orsolini, Soriano e Sansone, mentre Rodrigo Palacio torna a riprendersi il posto da titolare in attacco a discapito dell’abulico Santander dell’ultimo periodo. I primi 45 minuti di gioco rispecchiano con esattezza la condizione psico-fisica delle due squadre: a far la voce grossa è il Bologna, ottimo nel limitare il possesso palla avversario con l’aggressività e il pressing alto comandato dal proprio allenatore. Il Brescia, costretto a ripiegare costantemente sulla difensiva, deve ringraziare la fortuna per non passare in svantaggio già al 4’, quando il rasoterra di Schouten si perde distante di pochi centimetri dal palo lontano. Al 12’, Mihajlovic è costretto ad operare la prima sostituzione dell’incontro a causa dell’infortunio di Sansone: dentro, al suo posto, Musa Barrow davanti all’ovazione dei supporter rossoblu. Al 21’, i felsinei danno vita a una manovra tanto avvolgente quanto pericolosa per il team di Corini. La sfera viaggia, infatti, dalla corsia di sinistra a quella di destra e viceversa, prima di finire sui piedi di Barrow, anticipato sul più bello dall’intervento provvidenziale di Joronen. Due giri d’orologio più tardi, il gambiano prova a far cadere l’intero Dall’Ara rossoblu con un destro a giro che si perde d’un soffio a lato della porta rivale. Il Bologna continua a macinare gioco, ma a sciupare malamente le occasioni create. Se al 29’ Joronen è super nell’eludere il tentativo di aggiramento di Palacio con un’uscita bassa precisa e fulminea, un minuto dopo Orsolini, al netto del classico rientro sul sinistro in area, non inquadra lo specchio per questione di centimetri davanti all’incredulità della panchina rossoblu e non solo. Al 36’, avviene quel che non puoi non aspettarti se conosci il calcio e, conseguentemente, la regola non scritta del gol sbagliato-gol subito. Il Brescia, infatti, al primo tentativo di offendere, ringrazia l’ingenuità di Mbaye e passa in vantaggio: il terzino senegalese atterra Dessena nella propria area di rigore con un intervento tanto irruento quanto inutile, si fa ammonire per proteste e regala il penalty agli avversari. Dal dischetto, Torregrossa è glaciale nello spiazzare l’incolpevole Skorupski e nel realizzare l’1-0 in favore dei suoi. Il Bologna, però, non demorde e, anzi, al 43’ riporta in parità le marcature con Orsolini, bravo ad ottimizzare l’assist di Barrow con un’ottima difesa del pallone nell’area lombarda prima di girarsi e trafiggere Joronen sul secondo palo. Al 47’, è a dir poco clamorosa l’occasione sciupata da Palacio, ancora una volta poco lucido nell’insaccare la sfera da due metri di distanza dalla porta rivale e con lo specchio completamente sguarnito. Le ammonizioni di Torregrossa, Romulo e Danilo completano i colori di un primo tempo a dir poco frizzante e imprevedibile.La ripresa si apre sulla stessa falsa riga dei 45’ iniziali: il Bologna continua ad essere la squadra più pericolosa in campo, ma continua a divorarsi gol già fatti a causa di palesi limiti in fase di finalizzazione. Non è un caso, infatti, che al 60’ Barrow centri in pieno Joronen da distanza ravvicinata e senza alcuna marcatura addosso e che dieci minuti più tardi Soriano faccia lo stesso, di testa, dopo l’ottima triangolazione con Poli (splendida la scucchiaiata di quest’ultimo a liberare il compagno). I numerosi falli dei protagonisti in campo rendono il ritmo di gioco meno vivace di quello apprezzato nel primo tempo. L’ammonizione di Poli e le sostituzioni di Dessena, Orsolini, Romulo, Aye e Mbaye denotano la stanchezza e i numerosi errori tecnici palesati sul rettangolo verde da ambedue le squadre. Dentro rispettivamente Martella, Ndoj e Donnarumma nelle fila del biancoazzurre, Skov Olsen e Santander in quelle rossoblu. All’86’, il Ropero ha nel sinistro il pallone del 2-1 ma il diagonale non ottiene i risultati sperati e si perde sul fondo per la rabbia di Mihajlovic e co. Il gol dei padroni di casa continua ad essere nell’aria da troppo tempo e se gli attaccanti sembrano decisamente in una giornata no a pensarci non può che essere un difensore. All’89’, Bani, dopo gli sviluppi di un angolo non andati a buon fine, mostra tutta la propria caparbietà nel sostare nel reparto offensivo sul cross di Barrow e nel battere Joronen in spaccata davanti all’esultanza vulcanica del Dall’Ara. E’ questo l’ultimo atto dell’incontro. Il Bologna di Mihajlovic vola a quota 30 punti in classifica, ad una sola lunghezza dal sesto posto occupato dal Cagliari. Per il Brescia di Corini si tratta dell’ennesimo passo falso stagionale.
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