Negli ultimi tempi la Serie C ha aumentato notevolmente i suoi ingaggi, ma le società negli ultimi anni sono comunque riuscite a tenere sotto controllo i debiti (90 milioni sui 1,3 miliardi del calcio italiano) e le penalizzazioni sono diminuite, così come le esclusioni dai campionati. 

Possiamo notare che nella stagione 2023/24, tra giocatori, allenatori, dirigenti e dipendenti vari i costi della Serie C sono cresciuti da 128 milioni del torneo scorso a 163 milioni.

Come riportato da La Gazzetta dello Sport oggi siamo attorno ai 2,2 milioni di stipendi a società (il calcolo è stato effettuato su 58 squadre), in media sono 635mila euro in più a testa di un anno fa. 

Serie C, costi del torneo

Oggi ci sono tre società sopra i 9 milioni: le retrocesse Benevento (primo) e Spal, più l’Avellino (secondo), che ha quasi raddoppiato nel giro di un anno. Fa specie pensare che in Serie B ci siano ben 12 società su 20 che spendono meno dei 9,6 milioni del Benevento.

Triestina e Vicenza, sono sopra gli 8 milioni e solo la sesta, il Catania neopromosso, pareggia il Crotone del 2022/23. Per tante società che spendono, ce ne sono altrettante che viaggiano al risparmio. E’ il caso della neopromossa Giana Erminio, che gioca il campionato con 636mila euro, mentre la veterana Virtus Verona con 650mila euro. Lo riporta Calcio e Finanza.

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